Città / Ristorazione

Le Due Spade, riavvio tra tradizione e novità. I nuovi titolari: “Creativi, ma senza perdere l’animo locale popolare”

Ha riaperto ieri sera, venerdì 24 settembre, la storica osteria in centro. All’esterno un dehor con le lampade riscaldanti

TRENTO. Ha riaperto ieri sera, venerdì 24 settembre, l'Osteria "Le Due Spade". La nuova proposta gastronomica, che unirà una consolidata tradizione a un pizzico di creatività, sarà nelle parole dei titolari Gianni Pasolini e Andrea Coluccia (nella foto) «caratterizzata dall'incontro tra specialità nazionali e internazionali, originale ma senza scordare la genuinità».

L'osteria, raccontano, si è costruita un riconoscimento nel tempo come "salotto di Trento" sia per la cucina sia per l'ospitalità. Da qui, infatti, transitano da sempre sia gli habitué che gli ospiti occasionali, come i turisti. «Ci piace pensare che sia il locale a ospitare noi - aggiunge Pasolini - e allo stesso tempo vogliamo trasmettere agli altri il piacere di arrivare, mangiare bene e sentirsi speciali, "coccolati" grazie a un buon servizio».

La cucina sarà di qualità ma senza pretese di snobismo o ricerca di stupore a tutti i costi. Il maggior cambiamento sarà il passaggio dai piatti della tradizione trentina, già integrata da influenze internazionali, a un menù con maggior rilevanza dell'intera cucina italiana.

«Per questa innovazione abbiamo richiamato tra le nostre file lo chef Simone Bordignon, un giovane che ha recentemente festeggiato il suo primo decennale nella ristorazione, e che nel periodo trascorso fuori ha arricchito notevolmente il proprio bagaglio di esperienze» racconta Pasolini. Il menù varierà in base alla stagionalità, dapprima con piatti più sostanziosi, ma investendo maggiormente anche su ingredienti freschi.

Sul piano enologico, resteranno le eccellenze del territorio, particolarmente apprezzate dai visitatori. Spazio però anche a vigne più ricercate e coltivate in maniera naturale tra Borgogna, Australia e America Latina. La speranza, per i titolari, è quella di stuzzicare il palato e la curiosità, invitandoli a tornare per trovare sempre qualcosa di nuovo.

Nessun cambiamento sul piano strutturale, se non in ottica di potenziamento del giardino e del dehor. «Puntiamo a lavorarci tutto l'anno - spiega Pasolini - per questo ci siamo dotati di alcune lampade che in inverno scalderanno le aree esterne. Non solo in un'ottica di accoglienza, ma anche considerando le difficoltà e le norme attuali». Il locale avrà un totale di 15 tavoli, di cui 7 all'esterno. Per gli interni saranno invece mantenuti gli arredi tradizionali. La decisione di rinnovare l'osteria risale a luglio, quando Massimiliano Peterlana, storico gestore del locale, ha concluso una gestione decennale in cerca di nuove esperienze.

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