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Dopo le polemiche e le dimissioni, ecco la «nuova» Azienda Forestale di Trento e Sopramonte: tutti gli eletti

Una compagine completamente nuova e vince la linea Ianeselli: «un ciclo si è chiuso, occorre rinnovare la mission». E infatti… i retroscena e lo scontro

TRENTO. Uno scarno comunicato stampa del Comune di Trento ci informa che «Sono stati rinnovati gli organi dell’Azienda forestale di Trento e Sopramonte. Nella seduta del 13 maggio 2021 l’Assemblea ha provveduto alla presa d’atto dei nominativi indicati dagli Enti quali componenti della Commissione amministratrice e ha provveduto a nominare il presidente e il vicepresidente: Stefano Risatti è stato nominato presidente; Sandro Nardelli è stato nominato vice presidente.

COMMISSIONE AMMINISTRATRICE

Membri di nomina comunale:

Alessia Buratti

Fausto Degasperi

Risatti Stefano

Visconti Paolo

Membri di nomina Asuc di Sopramonte

Ivan Broll

Olivio Nardelli

Sandro Nardelli

ASSEMBLEA

Membri di nomina comunale

Mariachiara Franzoia Presidente

Michele Brugnara

Dario Maestranzi

Membri di nomina Asuc Sopramonte

Graziano Agostini

Karim Biasoli

Tiziano Segatta».

Si è compiuta così la «rivoluzione» auspicata dal sindaco Ianeselli, che da mesi aveva agito con decisione per un cambio di passo dell’Azienda. Un cambio piuttosto indigesto per i vecchi amministratori, che aveva portato a fine gennaio a dimissioni a raffica.

Le dimissioni erano arrivate dall’allora presidente Baldi, e da due dei 3 consiglieri (Paolo Genettin e Daniele Berloffa).

Il sindaco di Trento, con gli assessori Franzoia e Facchin e la direttrice generale Ferrario avevano quindi dovuto convocare nei giorni successivi il presidente e il direttore dell’azienda, Giancarlo Baldi e Maurizio Fraizingher. Anche perché la scintilla che aveva fatto scattare le dimissioni era lo spostamento di un dipendente (il contabile), richiamato a Palazzo Thun e sostituito. 

A gennaio Ianeselli aveva ribadito l’impegno del Comune ad alimentare il rapporto fondamentale con il territorio, con i suoi boschi, le sue strutture, le sue malghe e le sue baite. «Naturalmente tale rapporto va aggiornato e vanno individuate soluzioni organizzative più idonee. Ci sono cicli che si aprono e cicli che si chiudono e adesso per l’Azienda forestale si apre un nuovo ciclo. Lo affrontiamo nella consapevolezza di volere salvaguardare il coinvolgimento dei territori e della loro ricchezza».

Sulle dimissioni aveva tirato dritto: «evidente la necessità di aggiornare e rilanciare il ruolo di un servizio che è nato nella metà degli anni Cinquanta per gestire il patrimonio agro silvo pastorale del Comune di Trento. In questi anni l’azione dell’Azienda forestale è stata preziosa nella tutela e nella salvaguardia delle risorse naturali comunali, nella gestione della baite e nel presidio del territorio: perché tale azione possa continuare nel tempo con la stessa efficacia, crediamo sia necessario valorizzare e adeguare la mission dell’Azienda e ottimizzare di conseguenza anche alcuni degli aspetti gestionali che hanno portato a questa impasse».

Genettin e Berloffa avevano ritirato le loro dimissioni, ma non il presidente Baldi. E nella nuova compagine non ci sono più.

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