Addio a Flavia Filippi, prof appassionata: aveva solo 54 anni

di Leonardo Pontalti

Una docente appassionata, che aveva saputo unire l’amore per l’insegnamento con quello, sconfinato, per la Russia, la sua lingua e la sua cultura.
Era tutto questo, Flavia Filippi, la professoressa trentina spentasi ieri a Milano a 54 anni dove stava combattendo contro un male al quale alla fine anche il suo sorriso ha dovuto piegarsi.

Rimarrà comunque vivo non solo nei suoi cari, ma anche nei tanti colleghi, dirigenti e soprattutto studenti che aveva accompagnato in tanti anni alla scoperta non della lingua e della letteratura russa e con esse dell’intera cultura di quella terra.

Aveva iniziato ad insegnare al liceo Da Vinci nella prima metà degli anni Novanta, prima di trasferirsi al liceo linguistico Scholl facendo parte del gruppo di docenti che al tempo aveva “aperto la strada” della nuova realtà scolastica del capoluogo.

Del resto, le novità non la spaventavano: era stata la prima docente di russo in provincia, rimanendo per anni anche l’unica a dedicarsi a quello specifico insegnamento.
Non era una docente austera, non amava “salire in cattedra”, anzi: preferiva conquistare l’attenzione delle proprie classi facendo trasparire nelle sue lezioni la sua passione e cercando di trasmetterla a studentesse e studenti, piuttosto che puntare sulla severità o sul nozionismo.

Anche per questo negli anni si era costantemente fatta promotrice di viaggi all’estero e scambi culturali, in modo da permettere ai propri ragazzi di calarsi in quel contesto che l’aveva conquistata per far respirare il clima nel quale quella lingua e quella cultura che trasmetteva si erano formate.

Un metodo vincente, come confermano i suoi ex alunni, alcuni dei quali negli anni hanno poi seguito la sua stessa strada. Come Silvia Pederzolli, docente di lingua e letteratura russa al linguistico Scholl: «La ricordo come una professoressa molto vicina a noi studenti, che sapeva davvero trasmettere la sua passione. Negli anni il mio percorso mi aveva permesso di rimanere in contatto con lei e da docente era diventata anche una amica. Un riferimento prezioso, che credo abbia lasciato un ottimo ricordo di sé in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla».
Flavia Filippi lascia il marito Giorgio, i figli Clelia e Renato, oltre alla madre Cecilia e ai tanti familiari che ora la piangono, con il conforto delle tante persone di cui la docente ha saputo conquistare la profonda stima e l’amicizia.

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