Notte Bianca, rottura e polemica Negozi e bar: restiamo aperti

Commercianti e esercenti del centro storico rimarranno aperti per la «notte bianca» invernale. Se l’assessore comunale, Roberto Stanchina si limita a un no comment sull’attacco all’iniziativa da arte del Cti, alcuni negozianti e baristi spiegano che rimarranno aperti durante l’evento dell’8 dicembre. «Si tratta di un evento che porterà movimento. Piffer e De Grandi non parlano per tutti - esordisce Raffele Pedrotti, di Pedrotti calzature in via Manci - io chiedo che si dimettano Piffer e De Grandi da un consorzio che fa meno delle pro loco nelle valli».

Anche Eugenio Gallizioli delle Manifatture Lombarde in Galleria Tirrena spiega che intende rimanere aperto. Per attirare persone ha già finanziato di suo una nuova illuminazione natalizia, mentre sta attendendo l’ok alla musica con dj che intende realizzare nella serata. «Ho il sì della questura, ma non della polizia municipale. Spero che arrivi, perché senza certezze non posso nemmeno promuoverlo».

Rimarrà aperto il Paranà di via Diaz di Ivan Anesi: «Terremo aperto, è logico. È una serata particolare e particolare, visto che anche i mercatini terranno aperti fino alle 22. E diversi altri colleghi sono propensi». Diego Vanzo di Pratico di via Oss Mazzurana spiega che «vedremo quello che fa la categoria, anche se per ora l’idea è di tenere aperto. In ogni caso ci allineeremo alla decisione degli altri».
Se seguirà l’esempio del Patagonia di via Calepina, Pratico resterà aperto. «Noi pensiamo - spiega Attila Dallapalma - che si tratti di una serata in cui ci può essere movimento. È vero che il periodo è congestionato, ma è solo una singola sera».

Non è «per dividersi tra chi è a favore o chi né contro a priori» Gianni Gravante, di Federmoda, e titolare di un negozio in stazione. «È un evento soprattutto della movida - dice - e interessa soprattutto la parte enogastronomica, ma se si crea un’opportunità allora chiunque può decidere se aderire o meno. Io terrò aperto alla stazione, ma non critico chi non farà come me».

Tra i bar Marco Antonucci del Fiorentina sottolinea come «la serata permette di dare ai turisti che ci saranno emozioni. All’evento di via Calepina, con un concerto live della band Creedence Clearwater remake, partecipano il “mercatino” chiosco caldarroste e brulè, “l’angolo dei 33” di Paolo cereghini, il” bar Fiorentina” di Antonucci Marco e il negozio “Patagonia”. Ma quale sovraccarico di lavoro, è la prima volta che sento un commerciante lamentarsi perché c’è lavoro. Ho detto ai miei dipendenti: abbiamo una serie di eventi da organizzare, ma ci permetterà di fare cassetto per le spese di gennaio e febbraio quando non si lavora. Ho chiesto loro chi veniva a fare straordinari, mi hanno detto tutti».

Anche Walter Botto del bar Tridentum di piazza Duomo spiega: «Faremo un evento con il concerto silenzioso con le cuffie prima per il liscio e poi per altri tipi di musica. Occorre prendere il lavoro quando c’è, perché poi da gennaio a marzo si lavora proprio poco. E con la notte bianca finalmente c’è una città che vive».

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