Svegliate dai ladri in casa Paura per 3 studentesse

Sono stati istanti di paura quelli vissuti da tre studentesse universitarie che, nel cuore della notte tra mercoledì e ieri, hanno sorpreso due ladri nel loro appartamento di Trento nord.

È accaduto in via Bolzano, poco prima delle 3.30 di ieri, quando una delle studentesse è stata svegliata da alcuni rumori. Non appena ha aperto gli occhi si è ritrovata faccia a faccia con due giovani che, vistisi scoperti, sono fuggiti portando con sé quello che avevano raccolto fino a quel momento.

Terrorizzata, la ragazza, assieme alle due inquline che sono state risvegliate dal trambusto, ha chiamato le forze dell’ordine: una pattuglia delle volanti della polizia ha subito raggiunto l’appartamento di via Bolzano, mentre altri agenti hanno subito iniziato le ricerche dei due: fondamentali le indicazioni delle ragazze, soprattutto della sfortunata che si è vista i due davanti aprendo gli occhi.

Ripresesi dallo spavento, le studentesse hanno subito iniziato a valutare che cosa i due avessero portato via: purtroppo mancavano all’appello tutti i loro smartphone oltre ad altri articoli elettronici come tablet e a qualche prezioso che le giovani avevano in casa.
Le ricerche dei due «topi d’appartamento», che si scoprirà poi essere una coppia di marocchini entrambi di vent’anni, si sono concluse ancora nella notte: grazie al segnale gps lasciato da uno degli smartphone delle ragazze, per i poliziotti è stato piuttosto agevole individuare il punto in cui si trovava la refurtiva e, presumibilmente dunque, anche la coppia di ladri. I due nordafricani sono stati individuati in stazione a Trento, mentre tentavano di nascondersi all’interno di uno dei convogli fermi sui binari.

Una volta individuati e bloccati dai poliziotti, i due sono stati accompagnati in questura dove gli agenti hanno potuto trovare loro addosso non solo beni rubati alle tre studentesse ma anche altri telefoni ed altri gioielli di cui i due non hanno saputo fornire giustificazione: sono molto probabilmente frutto di altri furti messi a segno prima di colpire l’appartamento delle ragazze. I due sono stati nel frattempo accompagnati in carcere a Spini con l’accusa di furto in concorso.

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