Martignano, dopo il rogo si pensa a ricostruire

di Leonardo Pontalti

Si pensa già a ripartire, tra i residenti della palazzina di via del Forte, a Martignano, che lunedì pomeriggio è stata divorata dalla fiamme. Ieri, accanto ai vigili del fuoco permanenti e volontari che stavano ultimando bonifica e sopralluoghi e a periti assicurativi, hanno operato anche i responsabili delle ditte che, tra il pomeriggio di lunedì e la mattinata di ieri, sono state chiamate per pianificare subito i lavori di ripristino dello stabile.

Che, purtroppo, si annunciano non solo costosi ma anche lunghi. Soprattutto per quel che riguarda i locali al terzo piano, dovranno trascorrere settimane prima che possano essere nuovamente dichiarati agibili.
Meglio dovrebbe andare nel caso degli appartamenti ai livelli inferiori, che non sono stati danneggiati dal fuoco ma hanno subito gli effetti del fumo e, limitatamente, delle schiume ignifughe. Elementi che hanno causato danni non certo lievi, ma sicuramente meno impattanti di quelli delle fiamme e che hanno permesso di avanzare stime più ottimistiche per quel che riguarda il ritorno all'agibilità.

Nel frattempo, non è ancora stato possibile chiarire con certezza che cosa possa aver innescato il violentissimo rogo. L'unico punto fermo riguarda la localizzazione: tutto è partito dal terzo piano. Resta il dubbio su che cosa, in quei locali, abbia scatenato l'inferno, dato che non vi sono stufe. Si pensa a malfunzionamenti o surriscaldamenti di natura elettrica, ma unicamente a livello di ipotesi, per fare luce sulle quali ieri i vigili del fuoco hanno lavorato per tutto il giorno.

Un impegno senza sosta, per oltre ventiquattro ore, quello di permanenti e volontari, con oltre 120 uomini impegnati dalle 15.30 dell'altro ieri - momento in cui è stato dato l'allarme - fino al tardo pomeriggio di ieri.

Dopo aver domato definitivamente le fiamme nella serata di lunedì, infatti, i vigili del fuoco hanno lavorato fin quasi all'alba per «smassare» la struttura, ovvero per rimuovere tutta la massa di materiale che potrebbe rappresentare potenzialmente un pericolo: dalle travi bruciate ad infissi ed opere in muratura compromesse dal calore. Un lavoro che è proseguito senza sosta fino alle 3 del mattino di ieri, dopodiché fino alle 7 lo stabile è stato «vegliato» da altri vigili del fuoco volontari e a quell'ora sono ricominciati gli interventi.

Questa volta, per mettere al sicuro i locali, realizzando con teli impermeabili una copertura provvisoria in grado da proteggere la casa da pioggia, neve ed altri eventi atmosferici. Un'opera non facile, dato il vento che ieri ha soffiato sulla zona e che ha reso difficoltosa soprattutto la posa dei teli destinati poi ad essere assicurati a ciò che è rimasto dl tetto.

Nell'amarezza, anche una vicenda positiva: il devastante incendio di lunedì, a Martignano ha permesso alla generosità di emergere. Lo può testimoniare uno dei residenti nello stabile, Tiziano Fabbro che, nell'impossibilità di poter essere ospitato da parenti o conoscenti come è stato fortunatamente il caso degli altri residenti, è stato accolto da Ettore Anzelini e dalla famiglia di quest'ultimo nel Bed & breakfast «Il Vigneto» che gestiscono poco lontano, a Maderno: «Non so davvero come ringraziarli - spiega Fabbro - dato che mi hanno subito offerto ospitalità, senza chiedere nulla in cambio».

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