Bondone, scialpinisti nel mirino M5S critica Trento Funivie

Il movimento Cinque stelle del Trentino critica Trento Funivie Spa per l’atteggiamento nei riguardi degli scialpinisti sul Bondone cui gli impiantisti imputano il deterioramento della pista del Palon, con conseguente necessità di chiuderla per sistemarla. La società spiega, successivamente, con una nota diffusa sabatos era, che la pista domani aprirà e conferma che il lavoro di preparazione in atto nei giorni scorsi è stato ostacolato «dalla presenza di sci alpinisti e pedoni in pista chiusa. Questo rappresenta una situazione di grave pericolo, a causa della scarsa visibilità che l’autista ha sul mezzo battipista che deve operare su pista libera da ostacoli durante la battitura».

Diseguito i due comunicati diffusi oggi.

«A quanto ci risulta Trento Funivie Spa nella giornata di domani, domenica 3 gennaio, sarebbe intenzionata a tenere chiusa la pista del Palon sul monte Bondone.
In pratica gli impiantisti asseriscono che la decisione si sarebbe resa necessaria per permettere il lavoro di preparazione della pista che a loro dire sarebbe stato rovinato dal “continuo transito di scialpinisti”, per cui Trento Funivie  avrebbe chiesto l’intervento delle forze dell’ordine a presidio della pista chiudendola di fatto all’accesso al pubblico, in forza di un supposto “accadimento che poteva avere serie conseguenze”», scrivono in un comunicato,  intitolato «La montagna è di tutti», il consigliere provinciale Filippo Degasperi e i suoi colleghi che siedono in Comune  a Trento Paolo Negroni, Marianna Demattè e Andrea Maschio.

«Come M5S questa decisione ci pare del tutto inaccettabile e censurabile.
Nel rispetto del lavoro di tutti vogliamo ricordare che le montagne e le piste non sono di proprietà dei gestori, i quali, per l’appunto hanno in gestione dei beni pubblici e cui non spetta il diritto di chiudere alcunché.

Inoltre segnaliamo che esiste una legge della Provincia che impone l’emanazione di un regolamento generale per organizzare l’accesso e la convivenza fra sciatori da discesa e scialpinisti.

Come spesso accade quando in ballo ci sono degli interessi però tale regolamento non è ancora stato messo nero su bianco, siamo in fervida attesa dal 2012, e quindi ciascuno fa un po’ come gli pare.

A questo proposito desideriamo essere molto chiari: non stiamo sostenendo che tutti possano andare dappertutto.

Al contrario pensiamo che serva una regolamentazione seria e rigorosa di cosa si possa fare e dove possa essere fatto. Pensiamo ad esempio che potrebbe essere sensato bloccare gli accessi durante i periodi di battitura, o vietarli su tracciati di particolare complessità, tipo le piste nere per intenderci.

Quello che diciamo è però che non si possono bloccare gli accessi alla montagna ad intere categorie come gli scialpinisti.

Il regolamento che deve essere emanato servirebbe proprio a contemperare gli interessi legittimi degli impiantisti con quelli dei cittadini che vogliono praticare lo scialpinismo.

Per far ciò servirebbe proprio l’intervento di un ente terzo quale la Provincia, che però all’atto pratico preferisce dimostrarsi irresponsabile e non dare attuazione alle sue stesse leggi per non scontentare gli amici impiantisti e non assumersi l’impopolarità di certe decisioni.

Chi conosce il Bondone sa che  c’è ampio spazio per convivere tutti civilmente.
Bisogna però che chi gestisce le piste smetta di vedere negli sci alpinisti dei nemici e capisca che si tratta di una risorsa che tiene viva la montagna anche in periodi di scarsa neve portando ricchezza agli esercizi commerciali della zona», concludono i quattro rappresentanti istituzionali M5S.


 

Il comunicato di Trento Funivie Spa

«Grazie agli sforzi compiuti dai tecnici per la preparazione delle piste, la società Trento Funivie S.p.a. conferma per domani, domenica 03 gennaio 2016, l’apertura delle piste Palon e Canalon Variante Gare con l’impianto Palon e per lunedì 04 gennaio 2016 la linea Easy dello Snowpark Monte Bondone.
Si può sciare quindi con piste ottimamente preparate con neve programmata, sugli 800 metri di dislivello da Cima Palon a Vaneze, garantendo un’eccellente sciabilità.

Si fa presente che la pista Palon si sarebbe potuta aprire con alcuni giorni di anticipo, grazie alle idonee temperature che hanno permesso ai sistemi di innevamento programmato di creare neve di buona qualità, ma i tecnici gattisti della Società Trento Funivie hanno dovuto interrompere più volte il lavoro a causa della presenza di sci alpinisti e pedoni in pista chiusa. Questo rappresenta una situazione di grave pericolo, a causa della scarsa visibilità che l’autista ha sul mezzo battipista che deve operare su pista libera da ostacoli durante la battitura.

Si ricorda che la Legge nazionale n. 363 del 2003, così come la Legge provinciale n. 7 del 1987, vietano la risalita della pista, e rimarcano il totale divieto di utilizzo delle piste da sci al di fuori dell’orario di apertura al pubblico delle piste stesse.

Nella giornata di venerdì, su pista chiusa al pubblico con reti e idonea segnaletica, uno sci alpinista si è trovato a diretto contatto con un battipista che stava lavorando per preparare il piano sciabile, causando una situazione di grave pericolo. Pertanto, la Società fa appello, oltre che al rispetto delle leggi, al buon senso degli scialpinisti, dal momento che le piste sono preparate al 100% con neve programmata e che la sciabilità è garantita solamente all’interno delle palinature.

Inoltre, le discese notturne oltre ad essere molto pericolose per questioni di scarsa visibilità, creano delle incisioni sulla neve morbida appena lavorata dai mezzi battipista, la quale, indurendosi durante la notte, può danneggiare in modo sostanziale la sciabilità delle piste il giorno seguente».

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