Rivoluzione commerciale in arrivo sedici ipermercati

di Domenico Sartori

Case e negozi. Soprattutto, negozi. Tanti negozi. Una montagna di metri quadri di superficie commerciale prevista per Trento città. L'Adige (13 novembre scorso) ha illustrato le nove grandi aree riservate alla grande distribuzione disegnate dalla «Variante al Piano regolatore generale di adeguamento ai criteri di programmazione urbanistica del settore commerciale» (legge 17/2010), il cosiddetto piano per le grandi superfici di vendita.

Un grande aumento degli spazi.
La prima novità, ad un primo sguardo, è avere previsto ad uso commerciale due aree come quella tra il quartiere Le Albere (area ex Michelin) e via Monte Baldo e quella del quadrifoglio all'altezza dello svincolo di Canova, a Trento nord, a monte del Bren Center.

Ma a colpire, però, sono soprattutto i numeri, ed è questa la vera novità del «piano». Trento aveva, nel 1993, 215.876 metri quadri di superficie netta di vendita, per servire, con 1.646 esercizi commerciali, 103.063 abitanti. Cinque anni dopo, nel 1998, gli abitanti erano saliti a 104.205 , gli esercizi scesi a 1.573 e la superficie di vendita salita a 217.675 mq. Nel 2006, le cose cambiano: Trento ha 111.718 abitanti, il numero dei negozi è tornato a crescere (a quota 1.665 ), ma soprattutto è aumentata la superficie netta di vendita, arrivata a 246.463 mq, dei quali 48.866 in centro storico (19,83%).

Nel 2013 (dati della Valutazione territoriale integrata del Politecnico di Torino), il numero degli abitanti era balzato a 117.285 e la superficie commerciale scesa a 237.253 . E qui si arriva alla stretta attualità, alla variante in corso di approvazione in Comune: stando alle previsioni, lo scenario prefigura per il futuro 342.410 mq di superficie netta di vendita, con un incremento del 44,32% rispetto al 2013.

Uno scenario in cui il centro storico (che per ragioni fisiche non può crescere più di tanto) vede ridotto il suo peso commerciale al 14,27%.

Boom di ipermercati.
Il balzo da 237.253 a 342.410 mq ha un significato preciso. Vuol dire che a Trento, in futuro (vedi scheda a fianco) potrebbero essere realizzati 16 ipermercati: 5 fra i 3.000 e e 5 mila mq; 10 fra i 5.000 e 10.000 mq e uno di 12.701 mq.

Esemplificando, sull'area a nord del nuovo discount MD, a Trento nord, il compendio immobiliare ex Minghetti-ex Tecnoplastica di fronte al Bren Center, la superficie netta di vendita prevista dalla variante è di 37.644 mq: ci starebbero, potenzialmente, tre Top Center. Con una differenza, rispetto alla situazione attuale: mentre fino ad ora era possibile realizzare negozi al massimo di 1.500 mq, con la nuova variante vi potranno essere realizzati negozi anche di 7 mila mq, incrementabili attraverso accordi urbanistici tra privati e Comune.

Negozi e urbanistica
Domanda semplice semplice: servono, a Trento, tutte queste superfici commerciali?

Quali potrebbero essere gli effetti, per i negozi del centro storico, per il consumo cooperativo ma pure per chi ha le spalle più larghe nel settore alimentare (come il Gruppo Poli), dell'arrivo di competitors del calibro di Auchan, Esselunga, Tosano? E, poi, c'è l'aspetto più prettamente urbanistico-ambientale. Il Politecnico di Torino, nel suo studio del contesto del Territorio Val d'Adige, ha evidenziato i punti di debolezza e i rischi della programmazione commerciale cittadina. Se la massa di volumi in più sia una risposta coerente, è tutto da discutere.

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