Nuovo ospedale a Mattarello o a Trento sud? Comincia il confronto nel «tavolo tecnico»

Braccio di ferro fra Comune e Provincia che hanno opinioni diverse

Ennio Dandrea, dirigente dell'Area «Tecnica e Territorio», Giuliano Stelzer, dirigente del Servizio urbanistica e Bruno Delaiti, dirigente del Servizio di Opere d'urbanizzazione primaria, sono le tre persone che il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta ha deciso di inserire all'interno del tavolo tecnico per il progetto del Nuovo ospedale di Trento (Not) che è stato scelto a livello provinciale.

Sul tappeto la questione della localizzazione dell'ospedale, dopo che la Provincia ha virato dalla prevista destinazione di Trento Sud ai terreni nella zona di Mattarello.

«All'occorrenza - ha spiegato il sindaco - poi potrà essere chiamato qualche altro dirigente e funzionario che si occupa di specifiche aree».

Per quanto riguarda la Provincia, faranno parte del tavolo Silvio Fedrigotti , a capo del dipartimento salute e solidarietà sociale; l'ingegner Raffaele De Col , responsabile del dipartimento infrastutture e mobilità e, infine, il professor Giuseppe Scaglione , professore di urbanistica del dipartimento di ingegneria civile ambientale e meccanica di Trento.

Proprio nei giorni scorsi l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi si era pronunciato sulla dislocazione del futuro nuovo ospedale dichiarando «spetta al Comune modificare il Prg».

Un'affermazione che è arrivata dopo diverse polemiche.

«La dichiarazione sentita - ha affermato Andreatta - ci fa piacere e sta nelle cose. È evidente che è il Comune titolare per la pianificazione urbanistica. È stato riconosciuto che a chiudere questo percorso saremo noi.

Ora vogliamo lasciar lavorare i tecnici e poi sulla base dei dati ragioneremo e rifletteremo senza pregiudizi».

Sul fronte Provincia, invece, sembrano avere pochi dubbi.

Lo stesso assessore alla salute Luca Zeni ha più volte ricordato i vantaggi funzionali oltre che economici, a spostare l'ospedale a Mattarello.

«L'area è molto più grande (circa 28 ettari rispetto ai 15 ettari di via al Desert, ndr.), inoltre ha una conformazione più regolare, perché è rettangolare, mentre l'altra è più chiusa. C'è la possibilità dunque di uno sviluppo più lineare dell'ospedale nello spazio a disposizione e questo consente dei risparmi sul progetto stesso. Inoltre, l'area è vicina al Nucleo elicotteri ed è servita dal punto di vista dei collegamenti stradali».

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