La Locanda Margon in vetta con «El Molin»

I due ristoranti, il primo a Ravina e il secondo a Cavalese, con i due cappelli della Guida Espresso conquistano la palma di miglior locale della provincia

La «Locanda Margon» di Ravina raggiunge il ristorante «El Molin» di Cavalese e con i due cappelli della Guida Espresso conquistano la palma di miglior locale della provincia. È questa la novità di maggior spicco contenuta in una delle principali «bibbie» di settore che ha presentato ieri l’edizione 2016. Nonostante questo passo in avanti, però, il Trentino vede complessivamente allargarsi il divario con i vicini altoatesini.
 
Per quanto riguarda un aspetto generale, detto del vertice, per il Trentino si assiste a una serie di conferme. Se i primi due ristoranti hanno conquistato un punteggio pari a 16,5 punti, per trovare altre realtà di livello occorre scendere a quota 15,5. Qui si trovano Maso Franch sopra a Lavis, new entry, Malga Panna a Moena e l’Orso Grigio di Ronzone.
 
Mezzo punto sotto ecco Castel Toblino e l’accoppiata di Madonna di Campiglio composta dal ristorante «Il Gallo Cedrone» dell’Hotel Bertelli e dal «Dolomieu» dello Chalet Dv. Altro mezzo punto sotto, a 14,5 punti, «Lo Scrigno del Duomo» di Trento e l’Hotel Gran Mugon - «L Chimpl». Completano la lista degli eletti, a quota 14 punti, il «Costa Salici» di Cavalese, «Le due spade» di Trento, «Maso Cantanghel» (ormai prossimo alla chiusura), La «Locanda delle Tre Chiavi», «La Terrazza» di Nago e l’«Osteria dell’Acquarol». Queste ultime due sono le nuove entrate tra i 12 big.
 
Come detto, ampio il divario con l’Alto Adige che ha ben 17 realtà sopra i 14,5 punti. Brilla in particolare il Sant’Hubertus che conferma di tre cappelli di eccellenza e risulta essere il miglior ristorante della regione. Zur Rose, Kuppelrain e Trenkerstude si assestano invece a due cappelli per un punteggio di 17 punti.
 
A livello nazionale, da segnalare il «poker» per l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, a Modena, che per il quarto anno consecutivo si conferma al vertice della ristorazione italiana, raggiungendo il massimo punteggio di 20/20 mai attribuito fino ad oggi, dalla guida I ristoranti d’Italia 2016 de l’Espresso, diretta da Enzo Vizzari e presentata ieri alla Stazione Leopolda di Firenze in collaborazione con Pitti Immagine.
Sale a 19,75/20 il ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa, ad Alba. Nessuna promozione a quota 19,5 punti, dove si confermano La Pergola (Heinz Beck) di Roma, Le Calandre (Massimiliano Alajmo) di Rubano, Casadonna-Reale (Niko Romito) di Castel di Sangro.
 
Confermati a 19/20 il Combal.Zero (Davide Scabin) di Rivoli Torinese, Uliassi di Senigallia, Villa Crespi (Antonino Cannavacciuolo) di Orta San Giulio, Vissani di Baschi. Promossi a 18,5 Agli Amici (Emanuele Scarello) di Udine e Taverna Estia (Francesco Sposito) di Brusciano. Confermati a 18,5: Antica Corona Reale (Giampiero Vivalda) di Cervere, Dal Pescatore (Santini) di Canneto sull’ Oglio, Duomo (Ciccio Sultano) di Ragusa-Ibla, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Enrico Bartolini di Cavenago Brianza, St. Hubertus (Norbert Niederkofler) di Badia, La Madia (Pino Cuttaia) di Licata, La Peca (Portinari) di Lonigo, Madonnina del Pescatore (Moreno Cedroni) di Senigallia, Osteria del Povero Diavolo (Pier Giorgio Parini) di Torriana.
 
Sono invece promossi a 18/20 Acquerello (Fagnano Olona), Del Cambio (Torino), Il Palagio dell’Hotel Four Seasons (Firenze), La Trota (Rivodutri), Lido 84 (Gardone Riviera), Lorenzo (Forte dei Marmi), Ristorante Berton (Milano).

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