Api in pieno centro a Trento: intervengono i vigili del fuoco

Curioso intervento dei vigili del fuoco permanenti nella tarda mattinata di ieri in centro a Trento: sullo spigolo dell’abitazione d’angolo tra via Santa Trinità, via Mazzini e via San Vigilio, uno sciame d’api aveva infatti deciso di stabilire il proprio nido

di Leonardo Pontalti

Curioso intervento dei vigili del fuoco permanenti nella tarda mattinata di ieri in centro a Trento: sullo spigolo dell’abitazione d’angolo tra via Santa Trinità, via Mazzini e via San Vigilio, uno sciame d’api aveva infatti deciso di stabilire il proprio nido. Gli insetti, a centinaia, non sono passati inosservati, con i residenti ed i passanti che - allarmati dal forte ronzio e dalla frenetica attività dello sciame - hanno allertato il 115.

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Erano da poco passate le 11.30 ed i vigili del fuoco si sono portati rapidamente in via Mazzini con un mezzo polisoccorso e l’autoscala, mentre all’incrocio intervenivano anche gli agenti della polizia locale.
Per intervenire in sicurezza e con la massima rapidità, è stato contattato anche un esperto, l’apicoltore di Cognola Emidio Pagnotta, che è salito nel cestello dell’autoscala assieme ad un vigile del fuoco, rimovendo in pochi istanti i favi.

Lo sciame era giunto nella mattinata in centro, scegliendo l’angolo dell’abitazione molto probabilmente per la sua esposizione al sole. È possibile che le api siano giunte in città seguendo una «vecchia regina» in fuga dall’alveare originario. Alla nascita, infatti, di una nuova regina, la vecchia non può che allontanarsi per sfuggire alla morte, che avviene altrimenti ad opera delle stesse operaie tramite «raggomitolamento», con le api che avvolgono la vecchia regina in una massa nella quale finisce soffocata.

Una fuga che evidentemente ha portato le api proprio in centro città, in un luogo purtroppo ben poco adatto a far loro trascorrere una vita tranquilla ed operosa.
I vigili del fuoco e l’apicoltore sono così saliti fino a raggiungere i favi - che erano stati realizzati all’altezza delle finestre del terzo piano dello stabile - dopodiché con una soluzione atossica Pagnotta ha intorpidito le api, raccgliendole poi in un apposito recipiente dove sono rimaste giusto il tempo di essere trasferite in un luogo molto più accogliente per loro: i prati ed i boschi del maso nei pressi di Montevaccino dove l’apicoltore cura i propri apiari.

La rapidità dell’intervento dei vigili del fuoco permanenti e dell’apicoltore ha evitato che qualcuno tra residenti e passanti - infastidendo anche solo inavvertitamente gli insetti - potesse incorrere nella loro reazione, con rischi potenzialmente gravi, dato il numero di api presenti in zona e soprattutto pensando a persone con allergia da imenotteri.
La zona è rimasta chiusa al traffico - grazie alla collaborazione della polizia locale - per circa mezz’ora, con i pedoni che hanno sempre potuto circolare, dopodiché tutto è tornato alla normalità.

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