Blitz pro Palestina alle Gallerie: interrotta la diretta di Radio 3

Attimi di tensione alle Gallerie di Piedicastello, dove un gruppo di manifestanti a favore della Palestina ha fatto irruzione nella canna bianca, il tunnel dell’ex corsia sud della tangenziale. Erano le 18.30 circa e a metà della struttura espositiva stava andando in onda in diretta sulle frequenze di RadioRai 3 «Sentieri di pace», la trasmissione che la terza rete radiofonica Rai sta dedicando alla Prima guerra mondiale

di Leonardo Pontalti

Blitz anarchico alle Gallerie di PiedicastelloAttimi di tensione alle Gallerie di Piedicastello, dove un gruppo di manifestanti a favore della Palestina ha fatto irruzione nella canna bianca, il tunnel dell’ex corsia sud della tangenziale. Erano le 18.30 circa e a metà della struttura espositiva stava andando in onda in diretta sulle frequenze di RadioRai 3 «Sentieri di pace», la trasmissione che la terza rete radiofonica Rai sta dedicando alla Prima guerra mondiale, trasmettendo incontri, dibattiti e concerti proprio da varie «location» trentine, dal Mart alla Campana dei caduti, da palazzo Geremia alle Gallerie, appunto.


Davanti ad un pubblico composto da una sessantina di persone, sul palco stavano discutendo, tra gli altri, il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi e la direttrice del Mart Cristiana Collu. In platea, anche il direttore della Fondazione Museo storico Giuseppe Ferrandi. La trasmissione di ieri aveva un significato particolare, andando in onda alla vigilia del centenario dello scoppio del primo conflitto mondiale, il 28 luglio 1914. Improvvisamente, come ha raccontato il personale all’ingresso della canna bianca, un gruppo «di almeno dodici, quindici persone, quasi tutti ragazzi, è arrivato con megafoni e striscioni, facendosi strada a forza e entrando all’interno della galleria».


Il gruppo si firma con un sito internet che riconduce alle lotte «contro la base di Mattarello e contro le guerre»: arrivati nella parte del polo espositivo in cui si stava trasmettendo, i manifestanti hanno esposto striscioni, distribuito volantini e iniziato a spiegare le loro ragioni, pro palestinesi ed anti Israele - con anche il ricorrente attacco alla Provincia e all’Università accusate di sostenere Israele attraverso accordi di ricerca internazionale portati avanti dalle realtà scientifiche trentine - con un megafono: «Qui si parla di pace ed invece c’è la guerra, e in Trentino si sostiene la ricerca e l’economia di chi la porta avanti attaccando i palestinesi».


Sinibaldi, come ha commentato lui stesso a fine trasmissione, non aveva capito subito che cosa stesse accadendo, e come lui neppure tutti i presenti, sorpresi dall’irruzione: «Quando mi hanno detto che stavano arrivando gli anarchici non capivo, pensavo alla scaletta e non riuscivo a ricordare che fosse in programma qualcosa del genere». «È volato anche qualche spintone - spiega Ferrandi - perché dapprima c’è stato un tentativo di farli allontanare. Saranno rimasti qui almeno dieci minuti , prima di andarsene».

 

Nel frattempo, a Piedicastello erano arrivati anche gli agenti delle volanti che hanno fatto allontanare i manifestanti facendo proseguire il dibattito radio.

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