Aerotaxi per vedere la Juve «Bidone» bianconero per l'Italfly

Nel ricco campionario nostrano di truffe mancava ancora quella dell'aerotaxi utilizzato «a sbafo» per volare a Istanbul dove la Juventus giocava una partita di Champions. «Vittima» di un tifoso furbetto è l'Italfly, nota azienda trentina specializzata nei trasporti aerei executive. Dallo scorso dicembre «insegue» un professionista che aveva prenotato un volo per 4 persone da Verona a Istanbul. Costo 15.800 euro, pagati con un bonifico falso

di Sergio Damiani

Sorpresa turca. Gli ex interisti Sneijder (in rete) e Mancini eliminano la Juventus di mister Conte. Galatasaray - Juventus 1-0TRENTO - Un «bidone» a tinte bianconere. Si può intitolare così questa storia di passione per il calcio e insolvenza. È l'Italia dei furbetti eterna palla al piede dell'Italia di chi invece lavora seriamente. Nell'infinito campionario nostrano di truffe, mancava ancora quella dell'aerotaxi di una nota azienda trentina utilizzato «a sbafo»  per volare a Istanbul dove la Juventus giocava una partita di Champions.


Per capire meglio i contorni di questa storia dobbiamo tornare al dicembre scorso, alla vigilia di Juventus-Galatasaray, un match che può valere l'accesso agli ottavi di finale di Champions League. All'Italfly di Trento ricevono richiesta per un volo per quattro persone: destinazione Istanbul. A prenotare il passaggio è un professionista di Fabbrica Curone (Tortona). La nota azienda trentina, che in molti anni di attività nei cieli si è costruita una solida fama di serietà nei trasporti aerei executive e nei brevetti di volo, si mette al lavoro. Il costo è di 15.800 euro con partenza da Verona e rientro in serata. L'aereo è pronto e così anche i due piloti di equipaggio. Il tifoso juventino si accorda per il pagamento anticipato: provvederà a saldare l'aerotaxi con bonifico bancario - questo è l'impegno - e trasmetterà copia della distinta di pagamento agli uffici Italfly.


A Trento non hanno motivi di sospettare alcunché. Arriva infatti un fax con quella che appare carta intestata dell'Unicredit banking. Il documento riporta anche il numero di "cro" del versamento. Insomma, tutto sembra in regola. Nel pomeriggio di martedì 10 dicembre un aereo dell'Italfly decolla da Verona con destinazione Istanbul. A bordo c'è il tifoso executive, non si è voluto mischiare con gli altri 2.500 juventini che in qualche modo hanno seguito la squadra in Turchia. Con lui ci sono tre ospiti juventini doc. Uno di questi è l'avvocato e onorevole di Forza Italia Maurizio Paniz, presidente del club juventino di Montecitorio. Paniz - è bene sottolineare - non sa e neppure sospetta che il suo generoso ospite non ha alcuna intenzione di pagare l'aerotaxi (anzi poi si attiverà, senza successo, affinchè l'uomo saldi il debito). Quest'ultimo infatti si comporta con magnificenza: all'aeroporto di Istanbul pretende una limousine  per il trasferimento allo stadio. Almeno quella la  paga in contanti.

 

Il match con il Galatasaray è una di quelle partite che chi c'era non dimentica; non per il gioco, per il tempaccio. Su Istanbul si scatena una tempesta di neve che costringe l'arbitro ad interrompere il match al 31° minuto con le squadre sullo 0 a 0. Il meteo proibitivo però non blocca l'aerotaxi  che, come previsto, in serata riporta il drappello di tifosi a Verona.

 

La vicenda ha un'appendice spiacevole, non solo sportiva (nel recupero la Juve perde per 1 a 0, gol di Sneijder). All'Italfly i soldi del bonifico non arrivano. Contattato al telefono, il cliente tergiversa. A Trento è ormai chiaro che quello era un «bidone», a tinte bianconere appunto. L'Italfly mette il caso nelle mani dell'avvocato Andrea Merler, che si mostra subito molto aggressivo. Il legale parte sul fronte civile, ottenendo un decreto ingiuntivo subito esecutivo.

 

L'avversario però è sfuggente, di fatto non ha beni al sole: una Range Rover risulta demolita per trasferimento all'estero; si punta allora su una Mercedes SL500, che però è intestata ad una società di persone; non passa neppure il tentativo di pignorare un suo credito in un fallimento da cui  viene escluso. Nei confronti di F.L.F. - queste le iniziali del furbetto di fede juventina - parte anche una querela. La ricevuta del bonifico trasmessa a Italfly risulta infatti artefatta, e dunque potrebbero esserci quegli artifici e raggiri necessari per configurare il reato di truffa. La partita giudiziaria è appena agli inizi.

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