Disabile lasciato a terra, l'autista del bus va punito

La lettera di Gian Piero Robbi: «Meriterebbe una punizione esemplare l'autista che a Trento ha impedito a un disabile in carrozzina di salire in autobus. Assurda anche la motivazione per cui l'autista ha impedito al ragazzo - peraltro abbonato - di salire sul mezzo: «Perché è un autobus lungo». Come se gli snodati non fossero attrezzati per accogliere a bordo le carrozzine dei disabili e dei bambini» I tuoi commenti

autobus studentiLa lettera di Gian Piero Robbi: "Meriterebbe una punizione esemplare l'autista che a Trento ha impedito a un disabile in carrozzina di salire in autobus. Quest'ennesima vicenda di discriminazione nei confronti di chi è portatore di un handicap è stata raccontata da una lettrice dell'Adige che ha espresso tutto il suo sconcerto e rammarico perché non è possibile che nel 2014 ci sia ancora qualcuno che limiti in maniera arrogante e illegittima la mobilità dei disabili.

 

Assurda anche la motivazione per cui l'autista ha impedito al ragazzo - peraltro abbonato - di salire sul mezzo: «Perché è un autobus lungo». Come se gli snodati non fossero attrezzati per accogliere a bordo le carrozzine dei disabili e dei bambini. Niente di più falso. Prescindendo dalla gravità del fatto in sé, sarebbe opportuno approfondire la motivazione che ha spinto l'autista a proibire al ragazzo di salire sull'autobus: discriminazione nei confronti dei disabili o «semplice» negligenza, magari perché avrebbe dovuto fermarsi, scendere dal mezzo e attivare la pedana per permettere al disabile di accedere al mezzo e di usufruire del passaggio regolarmente pagato?


Comunque sia, è un fatto che non può restare impunito. Perché è anche con la mano pesante che si deve lottare contro i pregiudizi della società «perfetta» che rifiuta di convivere con chi non può essere autonomo ma non per questo non è da considerarsi un cittadino come tutti gli altri.

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