Contributi prima casa, arrivano tremila domande

Non basteranno per tutti i contributi messi a disposizione dalla Provincia per l'acquisto della prima casa. I 30 milioni di euro sono già di fatto esauriti rispetto alle richieste. In tutto sono state presentate tremila domande, di cui oltre duemila solo tra Trento, Rovereto e l'Alto Garda. Solo a Rovereto sono state 800, per una richiesta di contributi di circa 68 milioni di euro. A Trento la richiesta di contributi sfiora i 50 milioni di euro. «Per il futuro occorre trovare sistemi che vadano oltre i finanziamenti. Penso a mutui a tasso zero o al coinvolgimento delle imprese per abbassare i margini sulla prima casa» dice il vicesindaco di Trento, Paolo Biasioli

di Angelo Conte

Tremila domande in tutto, duemila solo tra Trento, Rovereto e l'Alto Garda. I finanziamenti per la prima casa, 30 milioni di euro, sono già di fatto esauriti rispetto alle richieste raccolte dalle Comunità di valle. Solo a Rovereto sono state 800 le domande arrivate, per una richiesta di contributi che, secondo le prime stime, si aggira sui 68 milioni di euro. A Trento un primo bilancio parla di oltre 950 domande per una richiesta di contributi che si aggira sui 50 milioni di euro. Dalla Comunità dell'Alto Garda, poi, ecco che finora, a un primo conteggio che ancora non è ufficiale, sono state oltre 400 le domande arrivate. Di queste infatti 305 sono quelle per l'acquisto da parte di singoli, altri 110 di nubendi. Accanto a ciò ecco altre 17 domande arrivate per i contributi sulla costruzione. In ogni caso, anche da Riva segnalano che il tetto dei contributi assegnati è già stato superato.


A Rovereto hanno già messo in evidenza come potrebbero essere soddisfatte una cinquantina di domande, quindi circa una ogni 16. Il contributo per la prima casa, infatti, nel bando chiuso il 9 agosto scorso, prevede un massimo di 100.000 euro che viene erogato in dieci rate annuali, già attualizzate a un tasso prefissato e che dovrebbero quindi far salire il contributo complessivo a 132.000 euro. Per poter avere diritto ai contributi, occorre produrre agli uffici della Comunità di valle un preliminare registrato. Dopo di che, una volta fatte le verifiche, scatta il versamento della prima delle dieci rate.
Anche Trento, chiarisce il vicesindaco Paolo Biasioli, ha una quota di contributi inferiore a quelli richiesti. «Pro futuro occorre trovare sistemi che vadano oltre i finanziamenti per mettere in moto le volontà di acquisto prima casa» spiega l'esponente dell'Upt. «Penso, ad esempio, a mutui a tasso zero o al coinvolgimento delle imprese per abbassare i margini sulla prima casa». Le risorse per poter attivare maggiori aiuti e soddisfare più domande potrebbero arrivare sempre dal pubblico, trasformando i contributi a fondo perduto in «mutui a tasso zero da restituire» in più anni.
Una delle speranze, come accaduto per i fondi per le ristrutturazioni raddoppiati dalla giunta provinciale, è che la Provincia aumenti la dotazione alle Comunità di valle.


In ogni caso, dopo la chiusura delle domande, lo scorso 9 agosto, ci sono 45 giorni di tempo per stilare le graduatorie definitive. Entro il 23 settembre quindi ci sarà la pubblicazione dei nomi, dopo di che chi intende ottenere il versamento dei contributi (che arrivano a un massimo di 100.000 euro, mentre per le domande che hanno il punteggio inferiore a 56 non può superare i 70.000 euro) entro 90 giorni (in casi eccezionali è possibile ottenere una proroga di altri 30 giorni) occorre presentare il preliminare di acquisto.
Dopo quella data si potrà capire effettivamente quante sono le domande che si sono concretizzate effettivamente in un acquisto e che quindi assorbono la quota di contributi assegnati alle Comunità di valle. La Provincia, con la delibera relativa agli aiuti per la prima casa, ha assegnato poco più di 30 milioni di euro. La Comunità della valle dell'Adige è quella che ha ricevuto maggiori contributi, alla luce della popolazione complessiva e del patrimonio edilizio esistente, pari a 5 milioni 846.000 euro. Subito dopo con 4,46 milioni di euro ecco la Comunità della Vallagarina, seguita dall'Alta Valsugana e valle del Fersina con 2,827 milioni di euro, subito davanti a quella delle Giudicarie con 2,824 milioni di euro. Ultima è la Comunità della Paganella con 381.000 euro.

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