Parcheggi a pagamento, musica nuova in Bolghera

Una nuova vita per la Bolghera, il quartiere a sud di Trento che dopo anni di immobilismo si è ritrovata all'inizio dell'estate con una serie di novità. Novità che, immancabilmente, erano state accolte con sorrisi e sbuffi da parte dei residenti. La prima riguarda l'estensione delle strisce blu a pagamento, con la «zona viola» nella quale i residenti possono posteggiare liberamente previo il pagamento di un bollino di 200 euro all'anno (triplicato per chi ha un'attività commerciale). Per tutti gli altri è previsto il pagamento del ticket, con importo variabile dai 50 (se vicino all'ospedale) agli 80 centesimi all'ora

di Stefano Piffer

Una nuova vita per la Bolghera, il quartiere a sud di Trento che dopo anni di immobilismo si è ritrovata all'inizio dell'estate con una serie di novità. Novità che, immancabilmente, erano state accolte con sorrisi e sbuffi da parte dei residenti.
La prima riguarda l'estensione delle strisce blu a pagamento, con la «zona viola» nella quale i residenti possono posteggiare liberamente previo il pagamento di un bollino di 200 euro all'anno (triplicato per chi ha un'attività commerciale). Per tutti gli altri è previsto il pagamento del ticket, con importo variabile dai 50 (se vicino all'ospedale) agli 80 centesimi all'ora. Sono 767 gli stalli blu, ai quali vanno aggiunti 333 posteggi bianchi a disco orario, 34 per disabili e 23 carico/scarico. «Dopo tre settimane, è possibile fare un primo bilancio - commenta Emanuele Lombardo, presidente della Circoscrizione Oltrefersina - e posso dire che mai ho visto la Bolghera così libera. Ma vedremo soprattutto a settembre con la gente che sarà tornata dalle vacanze e con le scuole che riprenderanno quale sarà la situazione. Io comunque sono molto fiducioso».
Peraltro a livello di posteggio, sono previste a breve altre novità. «E' in dirittura d'arrivo - conferma il presidente della circoscrizione - l'appalto per la realizzazione dei posteggi sotto le serre comunali, nei pressi delle arcate. I posteggi in quel punto raddoppieranno da 70 a 140. Il progetto è pronto, manca solo la definizione con la Ferrovia, quindi fra quest'anno e il prossimo, dovrebbe essere tutto pronto. Quello che in realtà serve è riuscire a far capire alle tante persone che vanno in ospedale che esiste un posteggio anche sul retro che non viene mai utilizzato. Tutti vogliono entrare dall'ingresso principale e non sanno che proprio nella zona arcate ci sono stalli quasi sempre liberi.
Un'altra questione più spinosa, riguarda invece l'elisoccorso. Nel rione, più di una persona lamenta il rumore provocato dall'elicottero del Santa Chiara che, da alcune settimane, effettua servizio notturno. «Capisco il malessere provocato da un brutto sonno, - commenta Lombardo - ma qui si parla di intervenire per salvare vite umane, quindi penso che sia una buona cosa. L'importante è che siano valutati con attenzione gli interventi e che l'elicottero non sia mobilitato per inezie». Registro che un mio consigliere del Pdl ha avanzato la richiesta di dotare l'elicottero di pale speciali che possano abbattere il rumore. Non so però se esista una cosa del genere.
Infine, in tema di ospedale, c'è il futuro del Santa Chiara, dopo che verrà realizzato il Not. La posizione di Lombardo è nota, con la propensione per un recupero parziale della struttura e la trasformazione della zona in un parco e in un polmone verde. Allo stesso tempo c'è però la sensazione che «i tempi di realizzazione del nuovo ospedale (previsto per la fine del 2017, ndr) potrebbero inevitabilmente allungarsi in seguito ai ricorsi e a tutta la burocrazia connessa. Speriamo che si parli di mesi e non di anni».

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