Pdl regionale, «guerra» a Michaela Biancofiore

Il coordinamento regionale del Pdl prende le distanze dal Commissario straordinario. «Il continuare a proclamarsi "commissario unico regionale" in spregio delle decisioni della Direzione Nazionale - dice un documento approvato - oltre a ingenerare confusione negli elettori, espone il Popolo della Libertà del Trentino a commenti poco edificanti da parte della stampa e degli elettori in genere determinando un grave danno d'immagine per tutto il centro destra locale» I tuoi commenti 

biancofioreTRENTO - Con una "ferma e dura presa di posizione, votata all'unanimità", il Coordinamento regionale del Trentino del Pdl, convocato e presieduto da Cristano de Eccher, ha chiesto "un netto intervento" da parte della direzione nazionale del partito volto a "porre fine una volta per tutte alle esternazioni dell'on. Biancofiore in tema di organizzazione locale".

 

"Il continuare a proclamarsi "commissario unico regionale" in spregio delle decisioni della Direzione Nazionale che già in merito si era chiaramente espressa, a dispetto dello Statuto del Popolo della Libertà che ben altri organi prevede e di conseguenza non rispettando quanti hanno aderito al Partito accettando proprio quel Documento - dice il documento approvato - oltre a ingenerare confusione negli elettori, espone il Popolo della Libertà del Trentino a commenti poco edificanti da parte della stampa e degli elettori in genere determinando un grave danno d'immagine per tutto il centro destra locale".

 

"Come risulta evidente anche dalla rappresentazione, recentemente attualizzata, proposta dal sito ufficiale del Pdl nazionale, l'organizzazione territoriale del Trentino è ben altra cosa rispetto a quanto millantato dall'onorevole in questione", conclude il documento. 

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