Rovereto / La novità

Le scalinate del centro si colorano nel segno di Depero

Il sindaco Francesco Valduga: «Qui c'è un valore aggiunto dato dal lavorare insieme. Dobbiamo rinascere puntando sull'arte»

ROVERETO. Il centro storico, grazie alla Pro loco e agli studenti del liceo artistico Depero, ora ospita le «Scalette deperiane», un'iniziativa che unisce la volontà di abbellire la città e valorizzare il suo cuore e la riproposizione in chiave moderna dello stile dell'artista futurista, reinterpretato dai ragazzi. E le scalette che insistono e collegano via Portici, piazza Malfatti, piazza delle Erbe ed il Castello a via della Terra sono diventate così una vera opera d'arte grazie ai giovani che hanno reinventato i luoghi dove Depero era solito vivere e passare.

Il sindaco Francesco Valduga, all'inaugurazione, ha parlato di «valore aggiunto dato dal lavorare insieme. A questo progetto hanno collaborato adulti, ragazzi, associazioni, operatori commerciali, uniti nell'obiettivo di rilanciare la città. E questo grazie alla proposta della neonata Pro loco. Fa piacere, poi, che ci si sia ispirati a Fortunato Depero, una delle nostre eccellenze. Dobbiamo rinascere puntando sull'arte, ne abbiamo bisogno per migliorare la comunità anche puntando sulla bellezza».

Il presentatore «roveretano doc» Lucio Gardin, parlando delle scalette deperiane, ha ricordato al sindaco l'adagio «la vita è fatta a scale, c'è chi scende e c'è chi sale». «Abbiamo la necessità di riemergere e la scala è una bella metafora. L'investimento in arte e in cultura è la chiave della ripartenza di Rovereto».

«La città è un piccolo gioiello, - ha ricordato la presidente della Pro loco Patrizia Andreatta - una capitale culturale e in quanto tale possiede un'indiscussa vocazione turistica. Con questo progetto ci proponiamo un compito specifico e in qualche modo originale: mettere in luce il cuore pulsante dell'iniziativa artistica dell'avanguardia attraverso uno dei suoi più prestigiosi rappresentanti, Fortunato Depero, proprio lì dove essa è stata concepita. Con il prezioso contributo del liceo artistico Depero, del comitato scientifico e il sostegno della Cassa rurale Alto Garda-Rovereto». N. G.

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