Rovereto / Il caso

L'incendio doloso nella palazzina Itea, il gip ha confermato l'accusa per la donna

L'attenzione delle forze dell'ordine e della procura ha comunque acceso i riflettori su una situazione di disagi che si protraeva da tempo (un anno di segnalazioni) e che ora potrebbe essere arrivata a una svolta. Revocate intanto le misure cautelari per la persona sotto accusa

VIDEO Le fiamme nello scantinato del condominio in via Benacense

ROVERETO. Il Gip, giudice per le indagini preliminari, ha convalidato l'arresto di una donna accusata di incendio doloso del condominio in cui abita, la palazzina Itea di via Benacense II.

Nella stessa sede però sono state revocate le misure cautelari che, in un primo momento, erano state disposte per la presunta colpevole che si trovava agli arresti domiciliari dalla sera stessa del fatto, accaduto lunedì scorso.

L'episodio aveva allarmato particolarmente gli inquilini del civico 77bis, che nel tardo pomeriggio si erano accorti delle fiamme che si stavano sviluppando nello scantinato della loro casa. Un rogo doloso, che - stando ai loro racconti - era solo l'ultimo di tanti atti vandalici ai danni della palazzina Itea.

In particolare gli inquilini della scala C erano ormai esasperati dai continui dispetti: olio e resina sulle scale, biglietti minacciosi, disegni sui muri e fuoco appiccato più volte all'ascensore. Se fino a quel momento non c'erano stati feriti, il timore era che prima o poi qualcuno si facesse male.

Rovereto, un altro rogo nel condominio Itea di via Benacense

L'intervento dei vigili del fuoco e soccorritori di Trentino Emergenza in un condominio Itea di via Benacense a Rovereto per un incendio scoppiato negli scantinati. Si indaga sulle cause, ma l'ipotesi principale è che si tratti di un rogo doloso: non è il primo intervento, infatti, che i vigili del fuoco devono fare in quella palazzina

Senza contare i danneggiamenti subiti nel condominio. Insomma, lunedì di fronte al fumo che aveva riempito i garage e stava salendo nei giroscale della palazzina la rabbia e la paura erano tante. In molti avevano dovuto scendere nel cortile per permettere ai vigili del fuoco, che avevano spento le fiamme negli scantinati, di arieggiare anche il resto del condominio.

E lì, nei capannelli dei residenti, si cercava di capire chi poteva essere l'autore di tutti quei dispetti, sempre più pericolosi per l'incolumità di tutti.

L'indagine della polizia ha individuato una donna, una delle residenti del condominio, in casa della quale sarebbero stati trovati alcuni elementi collegabili al rogo. In particolare a quello dell'ascensore, accaduto la mattina dello stesso lunedì.

Da lì l'arresto e, venerdì, la convalida in tribunale. Restano da capire le motivazioni della revoca delle misure cautelari nei confronti della donna, accusata di incendio doloso. L'attenzione delle forze dell'ordine e della procura ha comunque acceso i riflettori su una situazione di disagi che si protraeva da tempo (un anno di segnalazioni) e che ora potrebbe essere arrivata ad una svolta.

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