Discarica abusiva in via Valdriva, beccato il colpevole

di Luisa Pizzini

La segnalazione di un cittadino ha permesso agli agenti della polizia locale di Rovereto di scoprire una vera e propria discarica abusiva in via Valdiriva. Venti sacchi dell'immondizia pieni di rifiuti di ogni genere, che tra l'altro in parte erano rotti e facevano uscire quelle schifezze. Erano lì, gettati a bordo della stradina che si snoda tra le campagne e che è meta di molti camminatori o di gente in bicicletta. Ma la scoperta ancor più sconcertante l'hanno fatta i vigili urbani, quando hanno appurato che tutti quei sacchi erano stati gettati da un'unica persona. Il responsabile è stato identificato e sanzionato.

Com'è noto il comando di polizia locale organizza settimanalmente controlli congiunti con un operatore di Dolomiti ambiente. È una buona prassi che va avanti da tempo ormai che che serve per ottimizzare le verifiche, gli accertamenti che segono e le eventuali sanzioni. Nonché, la cosa più efficace, per procedere alla contestuale pulizia delle aree in cui vengono rinvenuti i rifiuti abbandonati.

Anche la scorsa settimana gli agenti della locale hanno programmato una serie di sopralluoghi assieme a Dolomiti ambiente e, insieme, si sono recati sul posto delle segnalazioni che erano arrivate al comando. Sono stati fatti sette accertamenti, dalle cui ulteriori verifiche potrebbero derivare altrettante sanzioni.
Ma grazie ad un cittadino in particolare, che si è preso la briga addirittura di accompagnare sul posto i vigili, è stato scoperto un deposito lungo la pista ciclabile in via Valdiriva, sotto la bretellina ( nella fotografia grande ). C'era una montagna tra sacchi azzurri e sacchi neri, oltre ad una borsa da supermercato. Erano pieni di immondizia di ogni genere, scaricati a lato della strada senza alcuna remora. Ma chi ha compiuto questo gesto incivile - un'unica persona secondo quanto è stato accertato dagli stessi vigili - non è riuscito a farla franca. Non si sa che con sfrontatezza o con poca furbizia, dal momento che i sacchi azzurri che ha utilizzato per sbarazzarsi dei rifiuti erano tutti marchiati con un codice che ha subito permesso di collegare quei rifiuti abbandonati alla persona che li ha abbandonati. Dopo i doverosi accertamenti, gli agenti lo hanno individuato e sanzionato secondo quanto prescritto dal regolamento comunale in materia.

Erano presenti anche altri rifiuti sparsi oltre a quelli chiusi dentro ai sacchi. La maggior parte è stata portata via dall'operatrice di Dolomiti ambiente al momento dell'accertamento, ma è già stata richiesta un'ulteriore pulizia del sito al servizio tecnico della stessa società.
Stavolta è stato relativamente facile individuare il responsabile: l'indizio più evidente per smascherarlo era stampato su tutti i sacchi azzurri che ha utilizzato. Non è sempre così, c'è chi utilizza altri contenitori per smaltire i rifiuti in questo modo in barba ad ogni regola. Ma, anche se risulta più difficoltoso, nella maggior parte dei casi gli agenti della polizia locale riescono a risalire all'autore del gesto. Ormai hanno imparato ad investigare e in un sacco di rifiuti abbandonati riescono a trovare preziose indicazioni che di solito portano al colpevole.
In qualche caso - raro per la verità - c'è anche chi riesce ad essere scagionato, proprio perché l'abbandono dei rifiuti magari è stato fatto in buona fede. Come quando il vento porta lontano i sacchi esposti fuori casa, per esempio. In quelle occasioni non si arriva alla sanzione, perché lo scopo in fondo è quello di educare al rispetto dell'ambiente.

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