Arriva la Spa per «rilassare» la testa Salone che modella le barbe e capelli

di Nicola Guarnieri

Per stare al passo coi tempi, e vincere le sfide culturali ed economiche, bisogna usare la testa. Ed è proprio dal «capo» che parte la nuova avventura di Rosa di Lucia , Veronica e Davide Marchiori del Salone Rosy di corso Bettini. Un'attività, la loro, partita come artigiani acconciatori ma che poi si è evoluta trasformando la bottega di taglio e pettinatura in un atelier artistico innovativo che ora sta per diventare unico in regione. Se a questo si aggiunge che arriveranno pure nuovi posti di lavoro il gioco è fatto. E in tempi in cui ancora non si sa se la crisi se ne sia andata o semplicemente ha fatto un passo indietro per prendere la rincorsa è positivo vedere che ci sono roveretani, giovani per altro, disposti a investire e «avanzare».
Nel nuovo Salone Rosy - che occuperà i 120 metri quadrati dell'ex negozio di moto Damiata all'imbocco di corso Bettini - non ci sarà solo l'acconciatura femminile con il classico filò da pettinatrice ma sarà realizzata pure un'area «barber» riservata alla cura della barba, prima novità lanciata un paio d'anni fa da Davide e Veronica e che ha trasformato Rovereto nella «capitale» trentina del pelo maschile superfluo e perfino artistico. Ma la vera chicca, un unicum, è la Spa per rilassare la testa, massaggi al cuoio capelluto, profusione di oli essenziali e perfino una poltrona che mentre asciuga i capelli concede all'ospite un massaggio Shiatsu.
Veronica, che ha raccolto le redini di Rosy, parrucchiera «storica» della città, guarda avanti. «Bisogna, ci si deve evolvere e proporre sempre qualcosa di migliore. Tra l'altro grazie agli ultimi accorgimenti, su tutti l'angolo barber curato da Davide, stiamo accogliendo clienti da tutto il Trentino, gente che viene apposta».
E la Spa? «È un'idea che ci è venuta proprio con la barba. Le donne che venivano per i capelli erano gelose dei massaggi alle barbe degli uomini e di profumi di oli che sentivano. Così abbiamo deciso di seguire un corso per la cura della testa ed ora siamo pronti».
L'angolo del benessere del «capo» (quello che non comanda e che ci rende tutti uguali) sarà separato. «Sì, il salone avrà solo la hall di ingresso in comune. Poi ci saranno tre aree distinte: "Rosy Revolution" per le donne, "Rebel Soul" con barber shop per gli uomini e la cabina wellness per i trattamenti del cuoio capelluto e dei capelli, fangoterapia, oli essenziali, sale marino, creme ma anche tricoanalisi con microcamera Sarà un vero e proprio trattamento di benessere, unico in regione».
Insomma, un'esclusiva che si infila nell'elenco delle eccellenze artigianali roveretane. Assieme, chiaramente, alle barbe. L'esperimento era partito in sordina un paio di anni fa ma poi è diventato un'attrazione. «Il 30% dei clienti maschi che vengono per il taglio si fanno anche sistemare la barba. - racconta Davide - E non si tratta di visite sporadiche visto che c'è uno zoccolo duro di 40 uomini che vengono spessissimo. A questi, poi, vanno aggiunti quelli, e sono sempre di più, che provano una tantum a farsi disegnare un pizzetto particolare».
La barba tira, dunque! «Altroché!». Dopo oltre un decennio di corpi depilatissimi e di lotta feroce al pelo superfluo, lo confermano gli studi di settore e le riviste di moda, la barba è prepotentemente riapparsa sul volto degli uomini. E il trend diventa linfa vitale per l'economia, con una crescita esponenziale dei «barber shop» in tutto il mondo. Un ritorno così in grande stile non accadeva addirittura dagli anni Settanta, decennio simbolo per antonomasia dell'uomo irsuto. Negli ultimi tre lustri, però, quei volti segnati dai peli sembravano appartenere alla generazione dei «barboni» e dunque banditi dalla società. Ma adesso, dopo essere entrati con convinzione nel terzo millennio, ecco che l'onore del mento torna ad essere tale. E Rovereto ha deciso di fare da precursore lanciando il ritorno del viso «sporcato» ad hoc.
La barba, dunque, incalza. Ed erano ben 15 anni che se ne stava rinchiusa nel cassetto dei ricordi, sconfitta dalla frenetica rincorsa ai fisici depilatissimi e alla guerra al pelo di troppo. Ma i tempi, come capita ogni 30-40 anni, sono decisamente cambiati e gli uomini hanno riscoperto uno dei piaceri della mascolinità.
La «rivoluzione pelosa», ovviamente, si porta in dote anche posti di lavoro. «Adesso siamo in tre ma è chiaro che abbiamo bisogno di personale. Abbiamo già avviato colloqui e stiamo seguendo tre giovani da inserire».
L'apertura ufficiale del nuovo Salone Rosy sarà il 12 dicembre ma la festa di inaugurazione, con ricchi e premi e cotillon come si dice in questi casi, sarà la sera di mercoledì 15 dicembre. Che adesso fa il grande balzo in avanti con la Spa per testa e capelli. Il futuro, d'altro canto, sembra essere questo.

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