Un ponte tra Italia e Cina sulla musica di Mozart

L’associazione «Mozart Italia» sbarcherà presto anche in Cina. Fonderà lì la sua 51esima associazione, che andrà ad aggiungersi alle 44 già presenti in Italia, da Bolzano alla Sicilia, ed a quelle sparse nel resto del mondo. A Rovereto c’è la sede nazionale del gruppo, la cui finalità principale è quella di approfondire e sviluppare gli studi sulla vita e l’opera del grande musicista.

L’approdo nell’estremo oriente è legato alla Fondazione progetto Italia-Cina, l’agenzia che promuove gli investimenti su questo asse: il cui suo presidente, Xi Wang, ha bussato alla porta della sede roveretana presieduta da Arnaldo Volani dimostrandosi interessato all’attività dell’associazione ma soprattutto alla possibilità di stringere un legame. Un filo diretto per portare in Cina la cultura mozarziata e, viceversa, per portare sui luoghi di Mozart le comitive cinesi.  «Il presidente Xi Wang - spiega Volani - nell’incontro che abbiamo avuto anche assieme al segretario generale Alessandro Carputi ha lungamente esposto le notevoli possibilità che la Cina oggi esprime, l’ampiezza del mercato culturale, l’interesse per il patrimonio musicale europeo da parte del vasto pubblico cinese, sempre più motivato a seguire con partecipazione e consapevolezza le numerose formazioni musicali del Vecchio continente in tournée in Cina. Sono stati affrontati numerosi argomenti di interscambio culturale fra l’Italia e la Cina, con riguardo, più specificatamente, alle attività che l’Ami si appresta a sviluppare per l’anno in corso e per il 2019, anno in cui si celebra l’anniversario dei 250 anni del primo viaggio-concerto di Mozart in Italia, nel Natale 1769 a Rovereto come prima tappa del suo viaggio. Numerose partnership potranno essere create e consolidate, soprattutto alla luce di un’attività, quella del 2019, che si dovrebbe annunciare densa di eventi internazionali».

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