«Basta profughi, Marco scoppia»

«Basta. Così questo centro d’accoglienza non può andare avanti». Esordisce così Maurizio Bisoffi, segretario cittadino della Lega Nord, fuori dai cancelli del campo profughi di Marco. A distanza di una settimana dalla protesta inscenata da un centinaio di richiedenti asilo, stufi di essere bloccati da oltre un anno nell’ex polveriera di Marco, in precarie condizioni, la Lega è tornata a manifestare il proprio dissenso. «Ci avevano garantito che il numero di richiedenti asilo sarebbero stato ridotto a 80, che sarebbero state ospitate solo famiglie. E soprattutto che si sarebbero fermati qui solo pochi mesi, non due anni. Ad oggi, invece, sono accolti più di 250 profughi, tutti uomini: una concentrazione smisurata che Rovereto non può più sostenere». Non è la prima volta che gli esponenti della Lega sollevano l’attenzione sul tema, ma la situazione è rimasta immutata. Da anni i giovani richiedenti asilo vivono in stretti container, in attesa di una risposta che forse non sarà positiva. 

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