La piazza del Mart dedicata a Umberto Savoia

Gli amici in piazza per sollecitare l'amministrazione

La riconoscenza è la memoria del cuore: hanno usato questo proverbio, ieri, gli amici di Umberto Savoia per cercare di spiegare le motivazioni del loro gesto, che li ha portati nella piazza del Mart con un cartello simili a quello che indicano il nome della vie. Era una provocazione ma anche un auspicio, l’invito all’amministrazione comunale - rappresentata dall’assessore Mauro Previdi - ad accellerare le pratiche per intitolare quel luogo, quella piazza regalata alla città nel 2002, a colou che fu il «padre» del museo, Umberto Savoia appunto.
C’erano Walter Pancin, che ha ricordato le tappe che hanno portato alla nascita del museo e ha tratteggiato la figura dell’artista, Beppino Graziola, il fratello di Umberto, Mario, Pino Finocchiaro, Maurizio Migliarini insieme agli altri amici «verdi», Roberto Maffei, Alessandro Giori, lo sculture Bruschetti e altri ancora.
«Umberto era un sognatore - ha raccontato Patrizia Belli -. E non ha avuto timore a pensare in grande, anche quando gli altri gli dicevano “Non si farà mai un museo grande come lo pensi tu”. E lui il “suo” museo lo pensava così: un posto che non ti fa solo vedere i quadri, ma ti spiega come farli. E come amarli. Credeva che la cultura fosse una forza rivoluzionaria, una forza di libertà. Amava la città in modo generoso e per la città si spendeva».

comments powered by Disqus