Keep: ballo fino all'alba dentro zona industriale a Rovereto

di Matthias Pfaender

Una discoteca a Rovereto. In via del Garda, lato est, nell'area ex Grudig. Inserita nella cittadella commerciale proliferata negli ultimi anni di fronte al Millennium. Si chiamerà «Keep». In inglese: tenere, mantenere. Mantere cosa? «La vita notturna, e musicale. Da un certo punto di vista, provare a mantenere viva Rovereto, la nostra città». Dietro il progetto imprenditoriale i dj roveretani Luca Fronza e Luca Setti. Il primo, 42 anni, esperienze e contatti internazionali e un curriculum ai piatti più che ventennale; il secondo, 22 anni, con l'entusiasmo di chi cerca di fare della propria passione il proprio lavoro. «Semplicemente, su questo progetto stiamo puntando tutto, a livello professionale e finanziario» ammettono.


Se tutto andrà come da programmi, la prima serata del Keep sarà a settembre. Prima ci sarà da completare l'allestimento del locale che, a sentire i due responsabili, «non avrà corrispettivi in tutto il Trentino». «Una discoteca "pura": spazio per 350 persone. Niente divanetti, sedute o banconi da bar troppo impegnativi. Lo spazio servirà solo per ballare, spinti da un impianto davvero di alto livello. È troppo presto per parlare della programmazione, ma contiamo di portare qui dj di fama internazionale, e dare una chance a ragazzi di talento ancora sconosciuti».


Tutto ruota attorno alla musica, in questo progetto. Musica elettronica, in tutte le sue accezioni. E, soprattutto, alla possibilità di fare andare l'impianto fino alle otto del mattino senza incappare nelle proteste per disturbo alla quiete. Incassata nell'ex compendio Grundig («e il progetto di ristrutturazione preserverà lo stile industriale, con travi a vista e soffiti altissimi»), a fianco di un ristorante cinese e con un piazzale attorno per il parcheggio, la discoteca dovrebbe essere al riparo dalle azioni legali di eventuali vicini disturbati nel sonno, come nel recente caso Smart Lab (l'udienza in tribunale è fissata per mercoledì). «La nostra idea è offrire ai roveretani un posto dove andare a ballare senza dover fare decine o centinaia di chilometri per trovare serate. Da mezzanotte a mattina, ballo puro».


La sostenibilità economica del progetto, non volendo puntare sulle consumazioni, si baserà sugli ingressi. «Ma non sarà un locale caro, soprattutto di questi tempi vogliamo che sia accessibile ai giovani. Insomma, tra i dieci e venti euro a serata. Stiamo ancora definendo questioni importanti come l'affitto degli ambienti. Il contratto è pronto, ci sono stati degli intoppi burocratici. Il progetto di ristrutturazione cui sta lavorando l'architetto Fabio Cella sta comuque andando avanti, e secondo noi è molto bello».


Sostenitore convinto del progetto il sindaco Andrea Miorandi. «Due ragazzi roveretani che si mettono in gioco, che portano in città le loro esperienze e un orizzonte internazionale. Come amministratore non posso che guardare con favore al loro progetto, che ho avuto il gradito compito di agevolare. Prima con la variazione in Prg, che ha permesso la nascita della cittadella commerciale-produttiva che ora vediamo dove prima c'erano solo ruderi industriali, poi mettendo in contatto i ragazzi con l'impresa attiva nell'area (che fa capo all'imprenditore Giuseppe Tomasi, lo stesso dell'ex stazione autocorriere, ndr ), con la quale si sono intesi per la nascita di un locale che diventi un punto di riferimento per la città». «Inizieremo come discoteca - confermano i dj -, due serate a settimana, venerdì e sabato. Ma l'idea è aprirci col tempo alle associazioni e realtà cittadine, che potranno affittare un locale per feste, performance, attività».

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