Garda / Siccità

Indagini sulle sorgenti e un nuovo pozzo di falda: il Comune di Arco alla ricerca dell'acqua

L'assessore all'urbanistica, Nicola Cattoi: per affrontare la crisi idrica anche una campagna di comunicazione ad hoc, cercheremo di organizzare qualche iniziativa e di coinvolgere le famiglie

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di Roberto Vivaldelli

ARCO. Senza allarmismi, è chiaro che sussistono - purtroppo - tutti i presupposti affinché la prossima estate possa rappresentare una stagione problematica sotto il profilo l'approvvigionamento idrico.

Era lo scorso luglio, infatti, quando, con l'aggravarsi della crisi idrica, l'amministrazione comunale arcense decise di diffondere un appello, rivolto alla cittadinanza, affinché ogni cittadino facesse la sua parte per risparmiare acqua preziosa ed evitare gli sprechi inutili.

Sul territorio comunale le zone più critiche l'anno scorso erano, in particolare, le località montane e pre-montane, dai Gazzi ad altre frazioni come S. Giovanni al Monte e Padaro che, da sempre, manifestano alcune problematiche rispetto al tema dell'acqua. Che cosa farà l'amministrazione comunale per fronteggiare una stagione che si preannuncia forse ancora più complessa dello scorso anno?

Lo abbiamo chiesto all'assessore all'urbanistica, Nicola Cattoi.

«La pioggia di domenica scorsa è servita a pochissimo - spiega Cattoi - è vero che l'anno scorso abbiamo affrontato una grande carenza idrica ma non era una situazione in cui dovevamo fare grandi sacrifici, come mi auspico sarà quest'estate. Certo, qualche accorgimento va preso: una doccia in meno o una doccia più veloce, magari rinunciando alla piscina o ad avere giardini super verdi...».

Presto verrà lanciata una campagna al fine di per sensibilizzare la popolazione sul tema dell'acqua: «Non appena avremo approvato il bilancio - osserva l'assessore - daremo l'incarico per mettere a punto una campagna di comunicazione ad hoc. Non saranno i soliti depliant ma cercheremo di organizzare qualche iniziativa e di coinvolgere le famiglie».

D'altra parte, spiega Cattoi, «se non possiamo comandare la pioggia possiamo provare a governare un po' il fenomeno della siccità. Come? Possiamo impegnare un po' di risorse del nostro bilancio nella ricerca di nuove sorgenti, e nel potenziamento di quelle che abbiamo già e nella gestione dell'acquedotto. Agli orti comunali, ad esempio, abbiamo realizzato l'impianto a goccia per risparmiare acqua».

In vista di un futuro meno roseo e segnato dai cambiamenti climatici, come osserva l'assessore Cattoi è in previsione l'installazione di un nuovo pozzo: «Cerchiamo di individuare un'area dove installare un nuovo pozzo di falda, come quello che già esiste a Prabi. Non sappiamo ancora dove, esattamente, ma potrebbe essere nella zona dell'Oltresarca.

Attualmente il pozzo di Prabi pompa al castello e rilancia verso S. Martino e Massone, sarebbe bello far fare meno strada all'acqua. Serve una zona dove c'è ovviamente dell'acqua e che abbia delle caratteristiche per ospitare un pozzo, auspicando che sia su proprietà pubblica, anche se non sarà facile. Purtroppo la realizzazione del nuovo pozzo non è un intervento che si fa dall'oggi al domani».

Altri lavori riguardano la frazione di Bolognano: «Sostituendo le pavimentazione andremo a cambiare tutta la rete acquedottistica, andando a limitare le perdite nell'acquedotto stesso».

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