Turismo / Il futuro

L’operazione milionaria firmata Du Lac-Arcese: creare un nuovo 5 stelle sul Garda

Parte delle risorse che avrebbero dovuto finanziare la rinascita di Villa Angerer ad Arco è finita in un investimento da 25 milioni di euro per l’acquisto dello storico Club Hotel Olivi di Malcesine in Val di Sogno

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di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. È stata dirottata sulla sponda veronese del lago di Garda, e per la precisione nella vicina Malcesine, una parte consistente dell'investimento tutto trentino e gardesano che avrebbe dovuto far risorgere Villa Angerer ad Arco e che ancora non è stato digerito dal sindaco Alessandro Betta.

La cordata composta dalle società Hotel Du Lac et Du Parc di Riva del Garda e Immobiliare Arcese, in altri termini gli imprenditori Paolo Pederzolli ed Eleuterio Arcese, hanno acquisito il 100 per cento delle quote della «Consul srl» della famiglia Dapretto di Malcesine, proprietaria dello storico Club Hotel Olivi in Val di Sogno, uno degli angoli più suggestivi e gettonati, turisticamente parlando, di tutto il lago di Garda.

Un'operazione che oscilla tra i 25 e i 28 milioni di euro per realizzare nell'arco di un paio d'anni un nuovissimo hotel cinque stelle che dovrebbe operare in stretta sinergia con l'Hotel Du Lac et Du Parc di Riva. Nella nuova «Consul srl» figurano come presidente Andrea Pederzolli, figlio di Paolo Pederzolli, e Matteo Arcese, figlio dell'imprenditore del settore degli autotrasporti.

Il Club Hotel Olivi di Malcesine ha una storia lunga oltre settant'anni perché - come recita la cronistoria dei suoi fondatori - «era il 1950 quando nonna Ester rientra dagli Stati Uniti e decide di investire sull'accoglienza, in linea con la vocazione turistica di Malcesine e del lago di Garda, e fonda la Casa Ulivi».

Attualmente la struttura ricettiva è un tre stelle superior, particolarmente apprezzato dagli amanti del tennis (qui ha soggiornato e giocato negli anni che furono anche Adriano Panatta e non solo) in virtù dei suoi nove campi da tennis, il primo dei quali venne ultimato e reso operativo nel 1956. Con una trentina di dipendenti (tutti stagionali) la capacità ricettiva attuale è di 85 camere ma l'obiettivo dei nuovi proprietari trentini è di portarla a 100 attraverso un intervento radicale che prevede l'abbattimento e la completa ricostruzione degli attuali immobili.

«Stiamo valutando in base a indagini di mercato e studi progettuali se puntare su un quattro stelle superior o un cinque stelle, sempre di carattere sportivo» fanno sapere Paolo e Andrea Pederzolli, registi dell'operazione assieme ad Eleuterio Arcese. L'opzione più accreditata allo stato attuale è la seconda (cinque stelle) «per creare - sottolinea sicuro Eleuterio Arcese - il più bel hotel del lago di Garda».

Per la stagione turistica che sta arrivando la struttura non subirà comunque interventi radicali; il massiccio maquillage per riqualificare spazi e aumentarne la capacità ricettiva dovrebbe partire l'anno venturo. Fino a poco meno di un anno fa Paolo Pederzolli era presidente della Hotel Lido Palace spa prima dell'avvento del duo Hager-Signoretti.

Con Eleuterio Arcese era stata avviata l'operazione Villa Angerer, in accordo con l'amministrazione comunale di Arco: «Lì però ci hanno messo i bastoni tra le ruote e non se n'è più fatto nulla - ricorda oggi il numero uno dell'azienda di autotrasporti - L'Hotel Lido Palace? Parlo a titolo personale: se verrà fatta un'asta aperta a tutti sono pronto a partecipare».

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