Lavoro / Dramma

Un operaio della Dana di Torino sviene per il caldo e muore in fabbrica: oggi sciopero di 4 ore dei compagni, ricordando il caso Menichino alla Marangoni

L’episodio nello stabilimento di Rivoli dove non c’è l’aria condizionata ma erano state garantire pause più frequenti, mentre nella fabbrica di Rovereto ci sono i condizionatori e ad Arco concordate pause più frequanti

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ARCO. Un operaio della Dana - Graziano di Rivoli (Torino) è morto ieri mentre stava lavorando. La dinamica non è ancora chiara, sembra sia svenuto per un malore legato al caldo e abbia battuto la testa con violenza.

In segno di solidarietà oggi negli stabilimenti trentini di Rovereto e Arco si sciopererà 4 ore: lo hanno deciso Fiom Cgil e Fim Cisl dopo le assemblee di ieri, già per altro calendarizzate.

Va detto che la Dana a Rovereto ha installato climatizzatori, ad Arco ha invece contrattato con la Rsu pause più frequenti.

La morte dell’operaio fa tornare in mente quella avvenuta nell’estate 2015 a Rovereto allo stabilimento Marangoni, dove era deceduto l'operaio Carmine Menichino. 

Una morte rimasta simbolica, tanto che ancora oggi nelle manifestazioni si gridano slogan contro i «padroni» e per dire che «di lavoro, come è successo a Carmine, non si deve morire».

Solo l'altro ieri i sindacati avevano lanciato l'allarme caldo nelle fabbriche.

 

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