Il lutto / Personaggi

Addio a Giovanni Fontanella, il "papà" dei presepi napoletani

La città di Riva piange uno dei suoi figli, napoletano è vero, ma adottivo rivano dagli anni Ottanta quando si trasferì sulle rive del lago, «terra alla quale è sempre stato riconoscente per l'accoglienza» riferisce il nipote Simone Fontanella, consigliere comunale

RIVA DEL GARDA - Lutto a Riva del Garda. È morto Giovanni Fontanella, molto conosciuto in città e nell'Alto Garda soprattutto per essere stato il promotore della rassegna dei presepi napoletani. Fu lui infatti a ideare e portare avanti finora e per tanti anni la mostra allestita in centro, all'ex cinema Roma, e che ora i familiari intendono continuare a gestire in sua memoria e in suo nome.

È improvvisamente mancato ieri, lunedì 7 giugno. a 75 anni, lasciando nel più profondo dolore la moglie Assunta, i figli Salvatore con Barbara e Rosario con Sonia, gli adorati nipoti Emma, Virginia e Giacomo e tutti i familiari. I funerali si celebreranno domani alle 14.30 presso la chiesa parrocchiale di San Giuseppe a Rione Degasperi. La città di Riva piange uno dei suoi figli, napoletano è vero, ma adottivo rivano dagli anni Ottanta quando si trasferì sulle rive del lago, «terra alla quale è sempre stato riconoscente per l'accoglienza» riferisce il nipote Simone Fontanella, consigliere comunale.

«Lui è stato e si è sempre sentito napoletano ma la gratitudine e l'amore per Riva del Garda sono sempre state grandi. Ci teneva a portare e far conoscere le bellezze partenopee e in qualità di presidente dell'associazione Amici del Trentino ha proposto a più riprese feste e sagre con le canzoni folcloristiche del sud, non solo della Campania ma anche di Puglia, Sicilia, sarde e da tutto il Meridione».

Ha poi dato il via alla rassegna dei presepi napoletani, «un'iniziativa - racconta ancora il nipote Simone - che ha sempre funzionato molto bene e che è molto apprezzata sia dai residenti sia dai turisti. Ci impegneremo per portare avanti la sua rassegna e i suoi ideali. Per me è stato come un nonno, ci siamo confrontati e mi ha trasmesso la passione per impegnarmi nella politica, mi è stato vicino alle ultime elezioni con consigli e dritte ed è stato contento poi del risultato. È sempre stato una persona amabile, si fermava a parlare con tutti, una persona disponibile, ci mancherà immensamente». 

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