«Super funivia» dalla Busa alla Val di Ledro: ora anche Riva frena

di Paolo Liserre

La Provincia apre, il Comune di Riva frena. Pur politicamente dello stesso colore, il pensiero dei due enti pubblici viaggia su binari opposti rispetto all'ipotetica nuova «super funivia» che dovrebbe collegare direttamente la Busa (e Riva del Garda in particolare visto che qui verrebbe posizionata la stazione di partenza) e la Val di Ledro, passando dalle pendici della Rocchetta. Un progetto rilanciato mesi or sono dalla stessa giunta provinciale, che lo aveva inserito nell'elenco di opere finanziabili con il Recovery Found, ma rispetto al quale sono state più le voci contrarie che quelle favorevoli.

E adesso anche la sindaca Cristina Santi getta acqua sui bollenti spiriti di chi vorrebbe portare avanti con decisione quest'opera dal sicuro quanto discutibile impatto ambientale.«Io sono originaria della Val di Ledro e a quella valle sono particolarmente affezionata e di conseguenza attenta - premette la prima cittadina di Riva - Ma non credo che in questo momento il rilancio della valle possa passare da un'opera di questo tipo, per giunta costosa sia in termini di realizzazione che di gestione. La ritengo una mezza utopia, di sicuro è un progetto che eventualmente necessita di un'analisi molto ben approfondita riguardo al rapporto costi-benefici. Bisognerebbe capire con la maggior precisione possibile quanti sarebbero i potenziali utenti al di là della stagione prettamente turistica».

Secondo l'inquilina di Palazzo Pretorio «in questo contesto storico le priorità sono altre, in un disegno di rilancio sia del turismo che dell'economia in generale del nostro territorio. Penso al collegamento ferroviario con l'asta dell'Adige e quindi con la Baviera e il mondo germanico - incalza Santi - peraltro richiesto e sollecitato anche da Rovereto. Penso al sistema delle piste ciclabili e alla Ciclovia del Garda in primis. Queste sono le opere urgenti da fare, a cominciare appunto dalla ferrovia».

La sindaca rivana non ha toccato l'argomento nel vertice di venerdì scorso con il collega ledrense Renato Girardi e con il commissario della Comunità di Valle Gianni Morandi. Parla di «pensiero personale», un pensiero che però stride con le recenti affermazioni dell'assessore provinciale agli enti locali Mattia Gottardi che in consiglio aveva detto nei giorni scorsi rispondendo a un'interrogazione di Lucia Coppola: ««Costi e benefici vanno effettivamente approfonditi, siamo ancora in una fase largamente preliminare. I 23 minuti di percorrenza appaiono comunque competitivi rispetto ai 27' dell'attuale servizio pubblico di trasporto. L'opera merita un ragionamento allargato e adeguato». In tempi di vacche magrassime però, ritrovarsi con un territorio "freddo" non alimenta i ragionamenti. E per Riva al momento c'è altri di cui preoccuparsi.

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