Flop del liceo musicale Solo 6 ragazzi iscritti

di Paolo Liserre

Il liceo musicale perde i «pezzi». A meno di sorprese, ripensamenti o inversioni di tendenza clamorosi, il prossimo anno scolastico dell’indirizzo attivato nel 2015 presso il liceo «Andrea Maffei» di Riva decollerà senza la prima classe a causa della mancanza di iscritti.
Il campanello d’allarme lo ha lanciato ieri il consigliere provinciale Filippo Degasperi (M5S) ma la conferma che conta è arrivata in tempo reale dalla dirigente scolastica dell’istituto superiore di viale Lutti, la professoressa Antonia Zamboni.

Ad oggi le iscrizioni formalizzate e quindi valide sono appena sei e il numero minimo stabilito dalle direttive provinciali è di 15 studenti per formare una classe prima, anche se già l’anno scorso i vertici dell’istituto avevano chiesto e ottenuto una deroga con 10 iscritti. Ma 6 è tutt’altra musica, come ammette la stessa dottoressa Zamboni: «Con appena sei alunni non so se si può definire classe, anche perché al di là dell’indirizzo specifico c’è un percorso liceale da compiere». La professoressa Zamboni ammette che i «numeri attuali sono lontani dai requisiti richiesti. Ho chiesto agli uffici provinciali se vi era comunque la possibilità di attivare la classe prima ma con questa risposta l’esito è stato negativo. Certo - prosegue la dirigente scolastica - si tratta di un impoverimento dell’offerta ma ci sono annate negative considerato che il bacino d’utenza è piccolo per tutti gli indirizzi di studio».

A nulla è valsa tra l’altro la disponibilità del Conservatorio Bonporti di Trento di rendere disponibili le strutture della sede distaccata di Riva per le ore strumento. Già due anni or sono la terza classe non venne attivata e ad oggi le annate «operative» sono la prima, la seconda e la quarta. Alcuni genitori, fa sapere la stessa dirigente, si stanno attivando per cercare una via d’uscita che possa scongiurare il peggio ma i margini di manovra sono ridottissimi perché con questi numeri è quasi impossibile che la Provincia conceda una deroga.

Nella sua interrogazione in consiglio provinciale l’esponente del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi cataloga la decisione «sotto la categoria dei fallimenti, considerata l’ingente spesa della Provincia nel sistema musicale». «L’offerta formativa del Liceo rivano - scrive Degasperi - prevede la sezione musicale e la scelta di non avviare il nuovo quinquennio è un chiaro segnale di impoverimento. L’eliminazione della prima classe comporta l’interruzione della continuità con conseguenze paradossali anche per gli studenti iscritti al percorso musicale che dovessero ripetere l’anno. Se scompare il liceo musicale probabilmente si avranno a cascata effetti sulle iscrizioni al Conservatorio e magari, mancando lo sbocco, anche alle smim e alle scuole musicali». Il consigliere pentastellato chiede quindi alla giunta Fugatti quali iniziative intende adottare «per superare le attuali difficoltà».

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