Riva, l'Arcipretale sarà restaurata

La chiesa cattolica arcipretale di Santa Maria Assunta, al di là della croce di ferro di due metri pericolante tolta giovedì sera dai vigil del fuoco di Riva (vedasi box), ha bisogno di un intervento importante per renderla antisismica, c’è bisogno anche della sistemazione del tetto e di mettere in sicurezza e restaurare le pareti.
I lavori, per i quali la Provincia di Trento ha messo a disposizione 1,481 milioni di euro, inizieranno la prossima primavera, a marzo, e richiederanno un anno e mezzo circa. L’edificio sacro, per tutto il tempo necessario al completamento delle opere, resterà in ogni modo aperto al culto e alla cittadinanza.
La chiesa parrocchiale di piazza Cavour verrà dunque interessata tra qualche mese da opere necessarie e inderogabili. Don Dario Silvello aveva inoltrato la richiesta alla Soprintendenza provinciale dei Beni Culturali per procedere con i lavori di adeguamento alle normative antisismiche nazionali e sistemare la copertura e le pareti e facciate. Saranno interventi delicati e impegnativi su murature logorate dal tempo e dalle intemperie. Verranno eseguiti sotto il controllo e la supervisione dei funzionari di Beni culturali che seguiranno le opere passo per passo, sia per mantenere il bene storico intatto con le sue peculiarità e caratteristiche ma anche perché, nel caso di lavori di scavo, occorre tenere presente l’incognita archeologica: potrebbero infatti venire alla luce, come sempre accade per opere di questo tipo, elementi e reperti dei tempi passati. Per questo motivo i lavori saranno monitorati da esperti specializzati. Nel caso venissero trovate vestigia di un certo valore andranno seguite tutte le procedure di rito per la catalogazione, valorizzazione o archiviazione degli elementi emersi. Tutti i materiali e le strutture di un certo rilievo, recuperati durante i lavori, saranno di proprietà della Provincia.
Un affiancamento da parte degli esperti dei Beni culturali sarà necessario per il valore culturale e storico dell’edificio di culto per cui saranno concordati collocamenti e modalità di sistemazione dei nastri antisismici di cintura e delle piastre capochiave di tiranti e barre nel rispetto delle decorazioni di facciata. Si dovranno anche concordare gli interventi sul timpano della facciata, su pinnacoli, statue, edicole... e le caratteristiche degli intonaci da usare e dei prodotti protettivi che serviranno a limitare il degrado.

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