Riva, appalto lungo tre anni per il Rione

Forse non entrerà nel guinness dei primati ma ci manca davvero poco. E comunque è destinato a fare «storia», la storia della burocrazia all’italiana. Stiamo parlando dell’appalto del nuovo Polo Scolastico del Rione Degasperi con scuola materna, elementare e palestra scolastica, opera da 16 milioni di euro che da anni ormai compare in ogni relazione che accompagna l’agenda programmatica delle varie amministrazioni.
Ad aprile, proprio sulle colonne de «l’Adige», la Provincia aveva annunciato che entro giugno si sarebbe conosciuto il nome della ditta vincitrice in modo da cominciare i lavori entro la fine dell’anno in corso. Nient’affatto. Una delibera di questi giorni dell’assessore ai lavori pubblici Mauro Gilmozzi ha prorogato di altri sessanta giorni il termine ultimo concesso alla commissione tecnica per l’esame delle offerte regolarmente depositate alla scadenza dei termini. E sono state oltre una trentina. Ma il problema non è stato tanto il numero delle offerte presentate e di conseguenza da esaminare quanto, si legge nella delibera, «l’esigenza di approfondimenti di natura tecnica con riferimento agli elementi di valutazione contenuti nei “parametri e criteri di valutazione delle offerte”». Morale, la commissione si è fermata, ha chiesto una proroga e adesso la giunta provinciale ha stabilito che il termine ultimo per concludere i lavori è il prossimo 6 novembre. Dopodiché bisognerà attendere che il vincitore venga proclamato ufficialmente, operazione che potrebbe richiedere ancora un po’ di tempo. Si arriva così a ridosso della fine dell’anno e molto vicini alla scadenza dei tre anni da quando gli stessi uffici provinciali pubblicarono il bando di appalto del polo scolastico. Era l’inizio di gennaio del 2016, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata alla fine di maggio dello stesso anno.
Il Comune nel frattempo ha deciso di portarsi avanti e proprio in questi giorni ha indetto il confronto concorrenziale per affidare l’incarico di coordinamento della sicurezza del cantiere (che ancora non c’è) con un corrispettivo a base di gara di oltre 134 mila euro. In pratica si cerca un coordinatore della sicurezza di un cantiere che diventerà operativo se va tutto bene nella seconda metà dell’anno venturo, ad oltre sei anni di distanza dall’approvazione del progetto predisposto da Itea. A Palazzo Pretorio non possono far altro che aspettare e sperare che il procedimento adesso vada avanti spedito verso il traguardo finale: «Spero sia l’ultimo atto, veramente» si limita a commentare il sindaco Mosaner. Che anche nella sua relazione all’ultimo bilancio di previsione aveva velatamente criticato la lentezza della macchina provinciale. P.L.

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