"Laikoday, sarà meglio che le opposizioni si informino"

«È un grave attacco strumentale al comitato laici trentini per i diritti civili. Laikoday è un evento aperto a tutta la cittadinanza su temi seri, sensibili e con relatori e relatrici di alto spessore intellettuale e scientifico». La replica alle opposizioni di Arco arriva da Claudia Merighi e dal direttivo del Comitato laici trentini per i diritti civili.
I valori della laicità e della lotta al patriarcato, al maschilismo e al femminicidio per un mondo libero dalla repressione maschile, politica o religiosa, temi toccati dall’ultimo Laikoday che si è tenuto alcuni giorni fa a Cantiere 26 ad Arco, sono stati messi sotto accusa dalle opposizioni consigliari in particolare da Daniele Braus.
«Condanniamo con forza e rispediamo al mittente - dice Merighi - l’attacco  strumentale che il Comitato laici trentini per i diritti civili sta subendo da alcuni componenti della minoranza consigliare del Comune di Arco. Riteniamo grave - si legge nella nota - mettere in dubbio l’operato di un’associazione che da 10 anni si batte per i diritti civili, la laicità e il rispetto dei valori costituzionali, annoverando per questo tra i suoi soci persone di elevato calibro scientifico e culturale come Beppino Englaro; Giulio Giorello, direttore scientifico di Laikoday in questione insieme alla giornalista Monica Lanfranco, curatrice del libro della Femen Inna Shevchenko; la scomparsa Margherita Hack. Ci sembra, infatti, che questo attacco sia mosso dall’intenzioni di “colpire” politicamente un membro della maggioranza consigliare che, a titolo gratuito e con grande impegno fa parte del direttivo del Comitato».
A tal proposito Merighi ricorda che al Comune di Arco sono stati richiesti 400 euro e alla Comunità di valle 500, contributi «che saranno erogati solo dopo che il comitato avrà consegnato tutta la rendicontazione con le fatture, accompagnata da una relazione dettagliata, a fine evento. Gli sforzi personali - continua Merighi - sono offerti gratuitamente, una difficoltà vissuta da moltissime associazioni e che pertanto merita rispetto. Invitiamo i consiglieri, a visionare il sito laikoday.it per conoscere meglio l’evento. Nel sito possono visionare i video delle conferenze, i curricula e le interviste delle persone che abbiamo invitato».
E prosegue: «In questi anni abbiamo scelto Arco perché riconoscevamo a questa città un’apertura e una volontà di dialogo e confronto anche su temi ritenuti molto spesso spinosi, ma facenti parte integrante della vita di ogni persona, quali la sessualità per chi è disabile, l’impiego della cannabis terapeutica, la procreazione medicalmente assistita, i diritti delle donne, i valori della laicità e l’inclusione sociale. Lo abbiamo fatto portando in città perone professioniste e protagoniste importanti e riconosciute come Mina Welby, Maurizio Bosso, Giulio Giorello, Giuliana Sgrena, Peppino Englaro, medici, rappresentanti dei media e altre personalità».

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