Sesto assessore, fumata nera

di Roberto Vivaldelli

Nuovo assessore, la modifica dello statuto comunale non passa. In consiglio comunale ad Arco, infatti, non sono bastati i 14 voti della maggioranza per approvare la delibera che avrebbe permesso al sindaco Alessandro Betta di portare la sua giunta da cinque assessori a sei. Era necessario il voto favorevole di almeno due terzi dell’assemblea, pari a 15 voti, che la maggioranza non è riuscita a raggiungere, complice anche l’assenza della consigliera del Patt Silvana Comperini.

E tenendo conto che la modifica dello statuto deve arrivare entro un mese esatto, il presidente del consiglio comunale Flavio Tamburini dovrà convocare due sedute nel giro di poche settimane: se anche la prossima volta la maggioranza non avrà i 15 voti necessari, si dovrà attendere la seduta successiva, quando basterà la maggioranza semplice per approvare la delibera.


La modifica dello statuto comunale proposta prevede dunque un allargamento della giunta a sei assessori senza intaccare le indennità di carica complessive, riducendo cioè in maniera uguale le indennità dell’attuale giunta per «finanziare» l’introduzione del nuovo assessore. In buona sostanza, il costo complessivo della nuova giunta a sei non dovrebbe cambiare rispetto al passato.

 

«Molti comuni hanno già introdotto questa possibilità all’interno del proprio statuto» ha sottolineato il presidente Flavio Tamburini, presentando la delibera.


Netta contrarietà da parte delle opposizioni. «Se davvero il costo complessivo è uguale, chi pagherà le trasferte e gli altri rimborsi del nuovo assessore?» ha chiesto la consigliera di minoranza Bruna Todeschi.


«Da parte nostra ci sono molti dubbi e perplessità su questo passaggio - ha ribadito Claudio Del Fabbro - rimborsi e costi aumentano, inoltre non possiamo non notare e non dare peso alla spartizione politica». «17 mila abitanti non giustificano il sesto assessore - ha rimarcato Lorenza Colò - si poteva ridistribuire il tutto con una delega ai consiglieri». «Segnale negativo perché dà l’idea di spartizione, questo è quello che arriva ai cittadini» ha invece osservato Daniele Braus.


«Mi domando quanto sia fondamentale introdurre un nuovo assessore quando abbiamo ormai varcato il quarto anno di amministrazione se non per equilibri politici interni» ha denunciato Giovanni Rullo.


La maggioranza ha difeso la bontà della delibera. «Misura che ha una visione futura - ha sottolineato il sindaco Alessandro Betta - la modifica che andiamo a proporre consentirà a qualsiasi sindaco di avere una persona in più che lavora. L’assessorato sovraccarico è quello di Miori, il nuovo assessore si occuperà dei comitati di partecipazione. Quanto alle spese e ai rimborsi, questa giunta si è contraddistinta per l’assoluta sobrietà e per il contenimento dei costi».


«La modifica è un’opzione e un’opportunità - ha dichiarato il vicesindaco Stefano Bresciani - la modifica dello statuto non è un automatismo rispetto all’allargamento della giunta. Smentisco per quello che riguarda il Patt i nomi circolati di recente».

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