La Cappella del Suffragio, tesoro restituito ai rivani

di Davide Pivetti

È il luogo devozionale più caro ai rivani. Perché è nella Cappella del Suffragio, laterale alla navata di S.Maria Assunta, che si sono celebrati i matrimoni e i battesimi di migliaia di fedeli cittadini. E così continua ad essere ancora oggi, anche se con numeri diversi.

La cappella, realizzata tra il 1692 e il 1696, è anche uno dei tre più importanti esempi di barocco trentino e compare puntualmente sulle guide turistiche (almeno quelle non destinate al solo outdoor).

Fu semidistrutta dalle bombe della Grande Guerra (mentre scomparve completamente l’adiacente cappella della Buona Morte) e ha avuto bisogno di ripetuti interventi di recupero, anche per frequenti e pericolose infiltrazioni d’acqua in passato.

Da dicembre a venerdì scorso questo spazio così caro ai rivani è rimasto precluso a ogni utilizzo per il più importante intervento restaurativo degli ultimi decenni, curato dalla parrocchia, con un contributo della Provincia, affidato al progettista e direttore dei lavori Roberto Paoli e realizzato da due ditte specializzate («Rudi Patauner» e «Kore»).

L’impegno preso dal decano rivano don Dario Silvello era quello di restituire la cappella al culto entro Pasqua, e così sarà.

«È stata operata una rivisitazione dell’apparato lapideo e degli stucchi, con sistemazione di cornici e ornamenti interni - spiega l’ex sindaco e senatore Claudio Molinari, che ha affiancato la parrocchia seguendo da vicino l’intervento - posso dire che ora la cappella appare in tutta la sua bellezza. È stato sostituito il colore rosa un po’ forzato con un rosa antico che sta esaltando notevolmente gli stucchi e le venature, una valida operazione di valorizzazione anche per la cupola, ora meravigliosa. Un restauro che rivela un segmento monumentale della città di assoluto pregio artistico, spendibile anche in ambito turistico e culturale oltre che devozionale».

La quattrocentesca statua della Madonna del Suffragio, carissima ai rivani, era stata messa al sicuro in sacrestia durante i lavori e da venerdì è tornata a raccogliere le preghiere e le confidenze dei nostri concittadini.

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