Prelazione Ferrari legnami, il Comune di Arco fa causa

di Roberto Vivaldelli

Ora è ufficiale: nella seduta di martedì la giunta comunale ha dato incarico all’avvocato del Comune Barbara Zampiero di aprire un procedimento e chiedere il risarcimento dei danni per il mancato ottemperamento degli accordi previsti dal diritto di prelazione per l’acquisizione dei capannoni limitrofi il magazzino comunale di proprietà della «Ferrari Legnami srl».
Com’è noto, nonostante la volontà espressa dall’amministrazione comunale di esercitare il diritto di prelazione stipulato nel 2013 con la ditta, a fine ottobre la «Bagozzi srl» di Arco ha acquisito il capannone e quello dell’ex Vetrogarda. La vicenda però è tutt’altro che conclusa e ora la giunta comunale, come peraltro già annunciato nelle scorse settimane, porterà la questione davanti a un giudice. A confermare la notizia è il sindaco di Arco Alessandro Betta: «Abbiamo ufficializzato il passaggio in giunta martedì - afferma - si procede con una richiesta di danni importante avanzata dall’amministrazione comunale. Rimaniamo disponibili a parlare e a dialogare con tutti ma la prelazione era un nostro diritto».
Si parla di una richiesta danni che ammonterebbe a decine di migliaia di euro.
Nel 2013, l’amministrazione di Arco ha acquisito nell’ambito di un accordo pubblico-privato con la ditta «Ferrari Legnami srl» l’attuale sede del magazzino comunale. A stipulare quell’accordo fu l’allora sindaco Paolo Mattei e la sua giunta (in cui Alessandro Betta era il vicesindaco): al tempo fu inoltre stabilito il diritto di prelazione a favore del Comune di Arco per il resto del capannone, nel caso «Ferrari Legnami» avesse deciso di vendere, cosa che poi è avvenuta lo scorso anno. Il diritto di prelazione, tuttavia, non riguardava l’area dell’«ex Vetrogarda» venduta in blocco alla «Bagozzi srl» insieme al resto del capannone, ed è proprio su questo punto che si concentrerà probabilmente la battaglia giuridica tra l’amministrazione comunale la ditta «Ferrari». Il Comune di Arco puntava ad esercitare quel diritto e acquisire i 6.000 metri quadrati di capannone, per realizzare, in futuro, un magazzino comunale «sovracomunale», investendo circa 1,5 milioni di euro. <+firma_coda>R.V.<+testo>

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