Nuovo record per il Garda trentino: 3,5 milioni di presenze turistiche

di Davide Pivetti

Non è passata che qualche stagione da quando, giustamente, il Garda Trentino ha celebrato le tre milioni di presenze turistiche, traguardo raggiunto e presto superato. E già con il 2017 una nuova soglia è frantumata: da gennaio a dicembre, infatti, sono state ben 3.561.353 le presenze registrate nell’ambito altogardesano, che comprende tutti i centri della Busa ma non la val di Ledro.
Il nuovo primato, che conferma e anzi accentua il trend degli ultimi anni, è stato ufficializzato ieri da «Garda Trentino spa» con la pubblicazione del report dedicato all’andamento turistico di tutto il 2017. Che sarebbe stato un anno molto interessante lo si era già intuito dai dati parziali elaborati durante la stagione e dalle anticipazioni fatte dal presidente Marco Benedetti in occasione del recente incontro di fine anno con gli operatori. Ora arriva l’ufficializzazione, che da un lato porta nuove soddisfazioni al nostro territorio, sempre più scelto dal turismo mondiale ed europeo in particolare, dall’altra riporta d’attualità il confronto sul pericolo del «troppo pieno», cioè sui limiti da porre o non porre alla costante crescita di arrivi e presenze su un territorio geograficamente limitato e già molto antropizzato.
Un dibattito che certamente riprenderà vigore con i primi «tutto esaurito» primaverili e che per il momento lascia il posto alla soddisfazione per un’altra stagione da incorniciare. Siamo infatti ad un più 4,5% rispetto al 2016 con una dinamica molto interessante per quanto riguarda il ritorno degli italiani sulle sponde trentine del Garda.
IL RITORNO DEGLI ITALIANI
Il dato generale infatti è la media di due tendenze positive entrambe ma decisamente di diverso impatto: il turismo stranieri è infatti cresciuto del 3,9%, quello italiano sale del 7,4% con un dato positivo che sfiora il +12% per gli arrivi italiani nell’extralberghiero. Come dire che anche i nostri connazionali iniziano ad essere meno legati agli alberghi rispetto al passato.
CHI SALE CHI SCENDE
Nella montagna di numeri forniti ieri dagli uffici di «Garda Trentino spa» (ben 20 pagine di statistiche) sono evidenziate le variazioni per ogni singola nazionalità di provenienza. Numeri che possono essere interessanti. Se infatti il dato tedesco è in crescita “solo” del 4,4%, quello austriaco lo è già del 7,8%. Due nazionali dalle quali proviene il 52% del totale dei turisti che ci scelgono. Il 2017 fa segnare l’exploit di paesi come Russia (+26,4%), India (+15,3%) e Cina (+17%). In termini assoluti si tratta ancora di numeri modesti (ad esempio sono 33 mila la presenze russe contro il milione e 676 mila delle tedesche), ma che rivelano una tendenza interessante dai paesi emergenti. In tal senso è giusto segnalare anche il +24% del Brasile e il +21% dell’Ungheria, mentre i dati negativi più eclatanti sono quelli del turismo spagnolo, che nel 2017 ha perso il 61% delle presenze in zona, dei “cugini” francesi (a meno 10,7%) e del turismo israeliano (meno 18%).
CHI RESTA DI PIU’ E DI MENO
Da tempo si conosce la tendenza ad accorciare la durata della vacanza rispetto alle lunghe permanenze di una volta. Oggi mediamente i turisti restano nel Garda Trentino per 4 notti, ma con tendenze diverse in base alla complessità del viaggio che devono affrontare o alla sua organizzazione. Gli italiani ad esempio si fermano mediamente 3,2 notti, i tedeschi 4,5, gli austriaci 3,6. A restare di più in assoluto sono gli irlandesi (6,2 notti) seguiti dagli olandesi (5,8) e britannici (5,5). Contrariamente a quanto accadeva una volta non è vero che chi viene da più lontano per forza poi si ferma di più per “ammortizzare” il viaggio. Sono infatti gli statunitensi e gli israeliani, in assoluto, coloro che si fermano di meno: appena 2,9 e 2,7 notti di media. Ma poco restano anche cinesi e spagnoli. Dipende dal fatto che il Garda Trentino, per questi ospiti, è una tappa di un tour più ampio, a volte nazionale a volte anche europeo. Una tappa che spesso risulta strategica anche per raggiungere in giornata città come Venezia o Verona.
UN QUINTO SONO ITALIANI
In termini di provenienza geografica va aggiunto che se i tedeschi sono il 47% del totale, gli italiani rappresentano la seconda nazionalità con il 19,2%. Un po’ a sopresa la terza nazionalità è la Gran Bretagna (5,8%) davanti agli austriaci (5,3%). Seguono olandesi (2,8%), cechi (2,4%) e Svizzeri (2,1%). Molto più piccole tutte le altre percentuali. Una curiosità: tra i Paesi monitorati il gigante India è quello che pesa meno in termini statistici: 1.266 turisti arrivati, 4.664 presenze, cioè lo 0,13% del totale.

comments powered by Disqus