Arco, restauro conservativo per l'antica Porta Scaria

di Roberto Vivaldelli

«Porta Scaria», ovvero l’antico accesso al borgo medievale di Stranforio, ad Arco, verrà restaurato.

Per mezzo di una determina, l’amministrazione comunale ha confermato l’intenzione a procedere con un intervento di restauro conservatorio della porta e del perimetro murario pertinente, con l’aggiunta di una illuminazione tutta nuova.

L’incarico di progettazione del restauro dell’antico manufatto è stato affidato direttamente all’architetto Daniele Galas, dello Studio «MetàHodòs Architettura» di Riva del Garda: esso comprende la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell’intervento di restauro conservativo con l’inserimento della nuova illuminazione, per un totale lordo di spesa pari a 18.491,15 euro.

«Poiché stiamo ripavimentando e realizzando il nuovo marciapiede - spiega l’assessore all’urbanistica Stefano Miori - questo era il momento opportuno per procedere con il restauro della porta, che verrà finalmente valorizzata e ripulita. Con l’abbattimento del muro vicino, Porta Scaria appare decisamente più visibile rispetto a prima e viene fuori tutta la sua bellezza. Si tratta probabilmente dell’elemento meglio conservato di tutte le antiche mura di Arco».

Nel frattempo, i lavori di realizzazione del marciapiede in via Fossa Grande, proseguono: «Andiamo avanti - sottolinea Miori - con il comitato ci sentiamo quasi quotidianamente per trovare una soluzione concreta alla problematica dei posti auto. Il dialogo è costante e assolutamente costruttivo».

Come spiega il sito «Castelli del Trentino», con l’espansione della città, tra XIX e XX secolo, si ebbe l’abbattimento di buona parte delle mura di cui oggi sopravvive una porzione ad ovest in via Fossa Grande con la presenza anche di tre bastioni, e un breve tratto ad est, lungo via della Cinta.

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