Pensionata ruba 150 euro di creme

I carabinieri della stazione di Arco hanno intensificato i controlli e le azioni per prevenire anche i piccoli furti in negozi ed esercizi pubblici. In questo contesto hanno denunciato una donna 70enne per furto aggravato di cosmetici recuperando la refurtiva.
La mattina di sabato scorso una distinta signora e cliente abituale del negozio «Tigotà» di Arco ha comprato dei prodotti per un valore di 10 euro, pagandoli e lasciandoli in custodia alle commesse dicendo che sarebbe passata nel pomeriggio per ritirarli.

Infatti, verso le ore 17 di quel pomeriggio - ora di punta di affluenza nel negozio - la cliente ritornava dicendo che prima di ritirare la merce avrebbe fatto un altro giro nell’esercizio commerciale.

I movimenti della donna si rendevano sospetti poichè si guardava attorno più del dovuto, nello spazio dove sono custoditi i prodotti di nicchia del punto vendita, fatto che ha attirato l’attenzione di una delle commesse, già in allerta poiché erano presenti moltissimi clienti a quell’ora.

La dipendente ha allertato i carabinieri che sono arrivati in negozio in pochi minuti, proprio mentre la signora pagava dei dischetti struccanti del valore di 1,50 euro. Nel frattempo la commessa verificava che nello scaffale delle creme per le persone più esigenti mancavano tre prodotti, quindi faceva cenno alla collega alle casse che, mentre la donna usciva incontrando i carabinieri, faceva suonare l’antitaccheggio. La signora subito si giustificava dicendo che aveva pagato la spesa al mattino e che c’era un errore. I militari visto il gran numero di clienti, si sono spostati in un luogo più discreto e hanno convinto la donna a confessare il furto. L’anziana, infatti, dopo una breve esitazione ha consegnato tre creme del valore complessivo di 150 euro, private delle scatole e dell’anti taccheggio.

I carabinieri arcensi dopo aver accompagnato la donna in caserma e visionate le registrazioni delle telecamere della videosorveglianza, le hanno contestato il furto aggravato dei prodotti.

Il procuratore speciale di zona dell’azienda sporgeva denuncia di furto, quindi la signora veniva deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto per furto aggravato  e l’intera refurtiva restituita alle commesse del negozio.

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