Disgaggi nella zona di Loppio Code infinite fra Mori e Nago

Lavori annunciati e di «somma urgenza» ma probabilmente la pubblicità è stata carente e del resto è difficile che il messaggio possa giungere oltreconfine, da dove in queste settimane provengono decine e decine di migliaia di turisti diretti nell'Alto Garda.

Sta di fatto che chi mercoledì mattina ha percorso o dovuto percorrere per forza di cose la famigerata statale 240 da Torbole a Mori o viceversa ha vissuto un piccolo «inferno».

«Nessuna novità», direte voi. E in effetti la cosa non fa più nemmeno tanto notizia. Il fatto è che pendolari e stavolta anche turisti hanno fatto sentire la loro voce sui social e anche alla nostra redazione protestando per le code chilometriche e i tempi infiniti di percorrenza dall'uscita del casello autostradale di Rovereto sud sino all'abitato di Torbole.

E non era certo una giornata da «bollino nero» in termini di traffico.

Il tutto è stato dovuto, oltre alle croniche carenze infrastrutturali, ai lavori di somma urgenza che la Provincia ha dovuto eseguire per bonificare e mettere in sicurezza la parete rocciosa dalla quale si è staccata la frana che la scorsa settimana ha interessato la statale nella zona di Loppio. Lavori che hanno richiesto l'istituzione di un senso unico alternato.

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