Arco: troppo traffico a San Giorgio

Il nuovo collegamento tra Passo S. Giovanni e il Cretaccio comporterà un incremento del 68% del traffico veicolare sull’abitato di San Giorgio.

Una prospettiva giudicata «inaccettabile» da residenti e responsabili del Comitato locale che proprio in questi giorni hanno presentato in Provincia un’osservazione dettagliata sull’opera chiedendo a gran voce, tra le altre cose, la previsione di un «by-pass» alla frazione con un tratto di circonvallazione interrata che preservi il lembo sud dell’abitato di Arco.

«Ancora una volta - afferma a nome del Comitato il presidente Francesco Vinci - ci rendiamo conto che in tutto questo progetto ci si è dimenticati dei residenti di San Giorgio e del fatto che la loro salute, forse, non vale poi così tanto da essere presa in considerazione, la loro sicurezza è poca cosa, che le attività esistenti in loco possono anche spegnersi. Vogliamo ricordare al nostro Comune, alla Provincia, ed ai nostri politici - attacca il Comitato - che nei progetti per un futuro migliore, più vivibile e più a misura d’uomo, bisogna assolutamente salvaguardare anche le frazioni che sono la struttura portante del nostro territorio, cosa che invece molto spesso viene dimenticata. Non si deve dimenticare invece che i bisogni, i diritti dei cittadini di San Giorgio, sono gli stessi di quelli di Riva e di Arco».

«Da anni - ricorda ancora il presidente Vinci - chiediamo che venga fatta una circonvallazione che by-passi il paese di San Giorgio, strada fortemente voluta dai cittadini ed inserita sia nel Piano urbano della mobilità che nel Piano territoriale della Comunità, recuperando le risorse necessarie dal risparmio conseguente ad una gara d’appalto al ribasso».


Secondo Comitato e residenti di S. Giorgio «il percorso di by pass dell’abitato si svilupperebbe su un tracciato di circa 900 metri, se possibile interrato, tale da non recare impatto alle aree agricole esistenti. Il costo in considerazione dell’opera che si andrà a realizzare è a nostro avviso del tutto accettabile e giustificato per la salvaguardia dei residenti».

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