L'addio del comandante Berti: «Odio e invidia contro di me»

di Davide Pivetti

È un addio fatto di ringraziamenti, gratitudine, ma anche precisi distinguo e accuse tutt’altro che velate quello che l’ormai ex comandante del corpo di polizia intercomunale Ivano Berti lascia nel giorno - ieri - in cui termina anche formalmente il suo incarico.

Berti si era presto un periodo di ferie subito dopo la decisione dei sindaci altogardesani e della Comunità di valle di non rinnovargli l’incarico, preferendo un cambio di rotta rispetto al recente passato. Una scelta che l’ex comandante ovviamente non può condividere e che, neppur tanto velatamente, contesta ricordando gli attestati di merito, gli obiettivi raggiunti, la ristrutturazione complessiva del servizio che ha operato.

«Da ieri - scrive Ivano Berti - ho terminato l’incarico di dirigente-comandante del corpo di polizia locale Alto Garda e Ledro. Con rammarico e amarezza saluto tutti coloro che a partire dal 20 luglio, giorno da cui sono stato in congedo, mi hanno espresso grande stima e profonda solidarietà, in particolare il personale operatore della Polizia Locale, che ha collaborato con me in più di sei anni di servizio molto difficili, e i dipendenti della Comunità.

A questo proposito ringrazio sentitamente anche l’ex presidente Salvador Valandro, l’ex sindaco di Riva Claudio Molinari e l’ex sindaco di Arco Paolo Mattei che nel manifestarmi immutata stima, hanno apprezzato la complessità del lavoro che mi era stato conferito e che ho realizzato conseguendo gli obiettivi che mi erano stati affidati a partire dal primo giugno 2009, come dimostrano tutte le valutazioni ricevute in questi anni.

Anche nell’ultimo lustro di intenso e faticoso lavoro ho operato perseguendo l’interesse generale della comunità realizzando, unitamente al personale del Corpo il distretto di Polizia Locale Intercomunale Alto Garda e Ledro.
Ricordo che sono stati raggiunti risultati di eccellenza tra i quali la riunificazione in un unico Corpo di tutto il personale a partire dai 5 preesistenti con assoluto miglioramento della qualità e quantità del servizio erogato, con  l’incremento del personale esterno impegnato nel controllo del territorio, la realizzazione della nuova sede unica ove sarà trasferito il personale.

Tutto ciò è stato indirizzato, diretto, guidato con economie di scala e un avanzo complessivo dai bilanci che a partire dal 2009 e fion al dicembre dello scorso anno, ammonta a circa 470 mila euro, oltre ad aver proceduto alla completa sostituzione e potenziamento delle dotazioni strumentali e dei mezzi in  dotazione.

I numerosissimi attestati di stima e onorabilità espressi a più mani mi confermano che l’impegno profuso non è passato inosservato e neppure l’aver agito nella piena legalità senza compromissione alcuna, di questo vado fiero, ed è meglio subire, piuttosto che praticare l’ingiustizia, avendo ricoperto l’importante ruolo con onore e decoro di Dirigente della Polizia Locale, di datore di lavoro del personale sottoposto, e di presidente della Commissione per la realizzazione della nuova caserma.

Mi congedo ricordando che lo stile non si inventa ed è frutto della professionalità che si costruisce giorno per giorno e non con lettere anonime infamanti come testimoniano i 28 anni passati in Polizia Locale di cui oltre 17 ininterrottamente da comandante in più comandi.  
Porgo infine un caloroso saluto a tutti, anche a chi in questi anni, per invidia, per odio, per neglienza non ha collaborato come avrebbe dovuto».

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