«Giardini d’Arco, identità della città»

Gli attivisti presentano il progetto: «O parcheggio o parco». L’assessore Miori apprezza

di Chiara Turrini

Le firme raccolte sono 4.762, 2.970 delle quali di cittadini di Arco, un record storico. Forte del sostegno della cittadinanza, il Comitato per la salvaguardia dell’olivaia, insieme a Wwf, Italia Nostra e Comitato per lo sviluppo sostenibile, ha incontrato la comunità sabato pomeriggio, sotto la veranda del casinò municipale, per illustrare la proposta progettuale che interessa il viale Delle palme, area che per l’amministrazione dovrebbe ospitare un parcheggio interrato. Alla presentazione era presente l’assessore Stefano Miori, per l’occasione portavoce della giunta.

Di fronte a un nutrito gruppo di simpatizzanti, Chiara Parisi, naturalista, leader del comitato e autrice del progetto, ha spiegato il piano che prevede tutela del paesaggio, riduzione della cementificazione e ripristino di valore e tradizione del verde di Arco. Al suo fianco c’erano Gilberto Galvagni, Erica Cava e Lorenzo Vassallo, tra i primi fautori della raccolta firme. Il comitato ha trovato un alleato prezioso: il Muse di Trento, nella figura di Costantino Bonomi, botanico arcense del Muse di Trento e delegato per l’Italia del Consorzio europeo dei giardini botanici. Il museo trentino metterà a disposizione gratuitamente le proprie competenze per migliorare il progetto: «Come Muse abbiamo risposto volentieri alla chiamata dell’associazione – ha ribadito Bonomi – I giardini storici di Arco sono un elemento di unicità e identità culturale. Il progetto ne prevede il restauro e ripristino con le piante di allora, avvalendosi di fornitori europei». Bonomi ha evidenziato l’impossibilità di una convivenza tra parcheggio interrato e verde in superficie. Tutt’altra cosa ri-portare sull’area ex Tennis prati, panchine ed aiole, alberi storici e un laghetto con le ninfee. «Il bilancio dell’opera, nel complesso dispendiosa, sarebbe però di gran lunga positivo – ha detto Parisi – sia dal punto di vista economico che sociale: i giardini storici diventerebbero un degno biglietto da visita per la città e rinforzerebbero il ruolo di Arco nel circuito del turismo verde e specifico degli amanti dei giardini».

L’assessore Miori non ha potuto negare la bontà dell’idea del comitato. L’amministrazione, ha però aggiunto, ha già un masterplan per un’area più ampia, che mira a riqualificare, tra l’altro, il parcheggio dietro il casinò e di fronte alla Cassa Rurale. Il problema dei parcheggi, ad Arco, è in attesa di una soluzione fin dal 2000, quando comparve per la prima volta nel piano regolatore il disegno riguardante l’ex tennis. La realizzazione degli stalli interrati non è comunque ancora certa, e ora le quasi 5.000 firme dei cittadini pesano sulle decisioni future della politica: «Se il parcheggio non s’ha da fare, valuteremo anche questa proposta – ha detto Miori durante il confronto coi cittadini – ma bisogna tenere conto della complessità della situazione».

Nel 2013 fu presentato in Comune un progetto - poi «andato perso», fanno notare dal comitato - alternativo alla tettoia di cemento e vetro prevista sull’ex tennis che non fu mai realizzata. Stavolta grazie ai 4.762 firmatari, non si potrà negare al comitato la giusta considerazione.

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