Maltrattò e uccise una pecora Pastore deve pagare 5.000 euro

Il pastore, denunciato dalla Lav, è stato condannato dal Tribunale di Rovereto

Il Tribunale di Rovereto ha condannato un pastore di Arco alla pena pecuniaria di 5.000 euro, per maltrattamento di animali con l'aggravante della morte. Il pastore era stato denunciato dalla Lav nel 2013, come riporta la stessa associazione in una nota, in relazione al ritrovamento "di una pecora morta a causa delle bastonate e delle percosse ricevute".

"A sottolineare la gravità dell'accaduto - scrive la Lav, che si era costituita parte civile - la decisione del giudice di disporre la conversione della pena pecuniaria in pena detentiva, qualora il condannato non dovesse pagare". L'episodio era avvenuto nel marzo del 2013 quando "alcuni volontari della Lav, in seguito a una telefonata anonima, avevano trovato una pecora morta dopo una lunga agonia, con le orecchie recise, dalle quali erano stati tolti i marchi auricolari attestanti le generalità e la proprietà dell'animale".

"Siamo molto soddisfatti per la punizione del responsabile di questo terribile gesto, anche se nulla potrà ripagare le sofferenze patite dal povero animale, percosso, ucciso e mutilato" dichiara Simone Stefani, responsabile della Lav per il Trentino. 

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