Vigili del Fuoco, festa per le famiglie

È stata festa popolare, soprattutto per bambine e bambini e per le famiglie, ieri, la «caserma aperta» dei vigili del fuoco di Riva del Garda in occasione dei 150 anni di fondazione del corpo. «Angeli sulla città», la tre giorni di iniziative e celebrazioni ufficiali, si chiude oggi con la sfilata da largo Medaglie d'oro (ore 10) fino a piazza Tre novembre, dove poi ci saranno spettacolari manovre congiunte con il corpo della cittadina gemella di Riva, Bensheim

di Stefano Ischia

riva1_i8a7798_largeÈ stata festa popolare, soprattutto per bambine e bambini e per le famiglie, ieri, la «caserma aperta» dei vigili del fuoco di Riva del Garda in occasione dei 150 anni di fondazione del corpo.
«Angeli sulla città», la tre giorni di iniziative e celebrazioni ufficiali, si chiude oggi con la sfilata da largo Medaglie d'oro (ore 10) fino a piazza Tre novembre, dove poi ci saranno spettacolari manovre congiunte con il corpo della cittadina gemella di Riva, Bensheim.
Ed è sempre una gioia la «caserma aperta» per tante bimbe e bimbi che hanno l'opportunità di vedere i pompieri all'opera e per provare con le loro mani a vestire i panni del vigile.
Ieri dalle 10 alle 16, sotto la supervisione degli esperti, hanno potuto afferrare una pinza idraulica e tagliare le lamiere di un'automobile; imbragati e assicurati a una corda, hanno scalato cassette di bottiglie vuote; con una manichetta c'era la prova di spegnimento di fiamme, queste erano silhouette di legno, che colpite dal getto si abbattevano...
E poi le dimostrazioni al pubblico: dalle nuvole di farina che andavano a fuoco, alla cucina in fiamme; in particolare interessante come si spegne correttamente una padella di olio andata a fuoco (con il coperchio) e come invece non è proprio il caso di spegnerla (usando l'acqua): i vigili hanno allestito allo scopo, nel piazzale, una cucina. Hanno messo una pentola di olio sul gas acceso e quando l'olio ha raggiunto i 180 gradi gli hanno dato fuoco. Lo spegnimento a coperchio è funzionato egregiamente, per nulla l'altro sistema. Per mezzo di un'asta di tre metri alla quale era stata fissata alla cima un padellino, i pompieri hanno versato mezzo litro d'acqua sull'olio in fiamme e si è subito sprigionata una lingua di fuoco alta tre metri. Gli applausi da parte del pubblico hanno sottolineato ogni manovra effettuata.
Sono 56 i vigili del fuoco in forza alla caserma di Riva del Garda. Ventidue le allieve e gli allievi, ossia ragazze e ragazzi dai 10 ai 17 che si preparano con corsi, formazione ed esercitazioni a diventare un giorni vigili a tutti gli effetti. E Nicola, Saira e Martina, tutti di tredici anni, assieme ad altri allievi hanno creato una sorta di reception sul piazzale consegnando documentazione e riviste sul corpo dei vigili volontari, adesivi e penne.
Per chi voleva c'era la possibilità di effettuare una visita guidata, e Pietro, 13 anni, ha illustrato con competenza i vari spazi e usi della caserma. Ma perché uno o una entra a fare parte degli allievi? «Perché è bello, si va in campeggio, siamo stati in tenda a Baitoni, si marcia e, a parte le levatacce, ci si diverte assieme agli altri» dicono Giovanni (11 anni) e Michele (10) che affiancano Pietro nell'ultima parte del tour di visita. Anche Nicola, Saira e Martina sono d'accordo: «È un "passatempo" divertente, si fanno i campeggi, si sta in compagnia, si imparano tante cose, anche l'educazione e poi se succede un incendio sappiamo cosa fare».
Insomma, quella dei vigili del fuco è una festa di tutta la città di Riva, una festa della comunità, perché sono presenti 24 ore su 24, 365 giorni all'anno a «vigilare» sulla sicurezza della popolazione. Da 150 anni a questa parte. E il tutto a titolo volontario.

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