Pergine / Urbanistica

Orto Fontanari: «Sarà il parcheggio per i cantieri», dice Oss Emer, ma «sia parco pubblico» replica il Comitato

Duro botta e risposta: per il sindaco si va avanti senza ripensamenti, tutta l’area sarà ricoperta di ghiaia. I contrari insistono: «Già con la pavimentazione del Pnrr avete portato via posti auto in tutto il centro»

PERGINE. Proseguono il dibattito e le contrapposizioni sul futuro dell’orto Fontanari. Il sindaco Roberto Oss Emer ha ricevuto nei giorni scorsi in municipio una delegazione del condominio Serpentone, capiscala e amministrazione condominiale, che si sono dichiarati invece favorevoli al progetto (mentre la maggioranza dei condomini che hanno firmato una lettera di protesta è contraria), dopo aver ottenuto rassicurazioni su alcuni aspetti, fra cui il fatto che l’area parcheggio sarà in ghiaia e non cementificata, con terreno riportato a monte in modo che alla dismissione del parcheggio l’area possa diventare un parco, con il suo terreno naturale.

«Non escludo - ha aggiunto il sindaco - ma la cosa sarà da valutare, di portare là anche gli orti comunali quando, per i lavori alla nuova scuola media Andreatta, dovranno essere trasferiti dall’attuale collocazione».

Primo cittadino che ha pubblicato una lunga spiegazione sulla sua pagina Facebook sull’azione della giunta e sul fatto che «non c’è assolutamente nessuna volontà - scrive - di cementificare quest’area che per altro la maggior parte dei perginesi non sapeva nemmeno esistesse».

«Al di là dei pareri contrastanti - prosegue - della raccolta di firme contro, raccolta firme pro, l’amministrazione ha fatto delle scelte magari apparentemente dettate solo dall’urgenza ma non è così, scelte che aprono tutta una serie di possibilità per l’utilizzo dell’area che a mio parere prima o poi sarà oggetto di qualche trattativa per la sua parziale o totale acquisizione al patrimonio pubblico».

La nota spiega di Oss Emer poi come il parcheggio temporaneo servirà da “polmone” di posti auto durante i lavori di rigenerazione urbana (che hanno termine obbligatorio per la fine del 2026), ma anche per i lavori programmati lungo via Pive, che vedranno eliminare provvisoriamente i parcheggi lungo quella strada, per i lavori della nuova scuola media “Ciro Andreatta” e quelli in piazza San Rocco, ma anche per quando il parcheggio gratuito alla stazione ferroviaria verrà occupato dai lavori di elettrificazione della linea della Valsugana.

«Non possiamo permetterci - aggiunge Oss Emer - di non avere la possibilità di ovviare e rispondere con immediatezza a qualche ritardo che si ripercuoterebbe sulle attività economiche, sui loro dipendenti, sui cittadini che le utilizzano e sugli abitanti del centro storico. Ecco i motivi di una durata del contratto di cinque anni con la possibilità di proroga, contratto che comunque prevede la possibilità di recesso in qualsiasi momento con un minimo di anticipo nella comunicazione. Sarà un parcheggio come quello all’interno del parco delle terme di Levico, che nessuno ha mai contestato, con pavimentazione in ghiaia, numerose piantumazioni che potrebbero essere o, meglio, saranno la base di un parco urbano nel momento della sua dismissione e possibile acquisizione». L’amministrazione, conclude il sindaco, andrà avanti.

Immediata la replica del Coordinamento Orto Fontanari. «In primis il sindaco minimizza i pareri contrari e attribuisce le iniziative recenti nate per contrastare il nuovo parcheggio alla consigliera Taffara. Vogliamo precisare che sia le due raccolte firme organizzate il mese scorso (oltre 500 raccolte in una settimana), che l'incontro di sabato 4 maggio per far conoscere meglio l'area ai cittadini, sono iniziative nate dal coordinamento di liberi cittadini che si è creato appena appresa la notizia del progetto. Tra i contrari all'opera, oltre alla consigliera Taffara, che collabora con il coordinamento, ci sono gli altri consiglieri della minoranza. Ricordiamo che ci sono stati 9 consiglieri favorevoli a fermare il progetto, compresi due consiglieri della maggioranza. Il contrasto al parcheggio si fonda su motivazioni sociali e ambientali, non certo politiche».

Per la prima volta poi «il sindaco non si limita a parlare dell'urgenza di compensare i disagi derivanti dai lavori di riqualificazione del centro storico che termineranno l'anno prossimo. Parla infatti di altri lavori previsti fuori dal centro che giustificherebbero la realizzazione del parcheggio. Al di là di dubbi che il nuovo parcheggio possa essere utile a compensare disagi anche per zone più lontane dal centro, sorgono a questo punto timori sulla durata del parcheggio provvisorio. Il contratto di affitto inoltre ha una durata di ben 8 anni come si evince dalla determina n. 89 del 27 marzo scorso e non 5 come ha dichiarato il sindaco» scrive il Comitato.

Quindi? «Visto che anche il sindaco smentisce se stesso dicendo che il nuovo parcheggio non è frutto di scelte dettate dall'urgenza, pensiamo sarebbe stato meglio discutere della gestione parcheggi e traffico a Pergine, ma anche delle prospettive dell'orto Fontanari, in maniera adeguata; sicuramente rendendo partecipe il consiglio comunale ma anche prevedendo forme di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza. Siamo però ancora in tempo. Purtroppo continuiamo a riscontrare poca trasparenza da parte dell'amministrazione e poca capacità di dialogo. Ad esempio sarebbe utile fare qualcosa per incentivare i parcheggi interrati poco utilizzati ma anche valutare, in attesa della fine dei lavori del PNRR il ripristino temporaneo di alcuni parcheggi eliminati nelle piazze già riqualificate. Azioni che potrebbero evitare inutile consumo di suolo (anche temporaneo) e spreco di denaro pubblico».
Il Coordinamento per l'orto Fontanari ribadisce «quindi la richiesta di fermare il progetto del nuovo parcheggio e di avviare una discussione sia sulla gestione della mobilità di Pergine che sulle possibilità di creare nell'orto Fontanari una parco pubblico, un vero "polmone" che possa dare un motivo in più ai cittadini e turisti di passeggiare nel centro, aiutando così le tante attività commerciali presenti».

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