«Daspo» di 48 ore al vandalo per i danni in stazione

di Luigi Oss Papot

Arriva, per la prima volta a Pergine, il «Daspo» urbano: il primo decreto che impone l’allontanamento per 48 ore dalla città è stato emesso, nei giorni scorsi, a carico di un uomo resosi protagonista di ripetuti atti di vandalismo e di disturbo della quiete pubblica, soprattutto nella zona della stazione e del centro intermodale.

Come infatti prevede il testo della legge (la 14 del 20 febbraio 2017), può essere colpito dal «Daspo» (il termine più appropriato sarebbe allontanamento) chiunque non mantenga un comportamento consono, come chi danneggia gli arredi urbani, chi adotta comportamenti lesivi dell’incolumità delle persone, chi bivacca e occupa panchine con comportamenti contrari alla decenza, del decoro e dell’igiene, chi salirà su monumenti e fontane, chi farà accattonaggio molesto, ma anche i venditori senza licenza, i detentori o consumatori di alcolici nei parchi urbani e le persone in stato di ubriachezza o parcheggiatori abusivi.

Particolare riferimento, nella normativa, si fa a quanti adottano comportamenti che limitano «la libera accessibilità e fruizione delle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano»: anche per questa esplicita menzione si è deciso di procedere con l’allontanamento da Pergine del soggetto in questione.

«Vedremo - commenta il sindaco Roberto Oss Emer - se questa prima presa di posizione sarà un utile deterrente per la persona che abbiamo deciso di allontanare, anche solo per 48 ore. In caso contrario, l’ordinanza si potrà ripetere con il pagamento di un’ammenda se non ancora rispettata e infine con ulteriori conseguenze di tipo giudiziario».


Un’altra decisione assunta recentemente, che va di pari passo con la volontà di implementare le fototrappole nelle zone a maggior rischio della città e delle frazioni, è quella di dotare di un impianto di videosorveglianza anche il cimitero di Pergine.
Infatti, oltre all’odioso «trucchetto» della moneta per gli annaffiatoi e le scope che viene rubata scambiandola con i gettoni per i carrelli della spesa (la decisione di «blindare» dei semplici oggetti come questi deriva proprio dal fatto che erano continuamente oggetto di furti), sempre più spesso si verificano furti ed in qualche caso vandalismi a danno delle tombe. C’è chi ruba i fiori, chi i lumini, ma c’è anche chi, soprattutto in questo periodo dell’anno con l’approssimarsi delle festività di Tutti i Santi e della Commemorazione dei fedeli defunti, e quindi con moltissima gente che sistema le tombe dei propri cari abbellendole per l’occasione, ne approfitta per rubare anche piccoli suppellettili che la maggior parte delle volte ha scarso valore economico, ma grande valore affettivo.

«Provvederemo a breve - conclude il sindaco Oss Emer - a installare le telecamere e la loro segnalazione mediante gli appositi cartelli. Spiace ovviamente dover intervenire in un luogo come un cimitero, ma non c’era altra alternativa».

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