"Caccia" riuscita: tre orsi avvistati tra Mechel e Cles

di Giorgia Cardini

«Da orso a orso, tutto è possibile». La battuta è di Giulio Mendini, notissimo ciclista e presidente della Scuola di ciclismo fuoristrada Valle di Non e Sole, che lunedì mattina presto ha osservato per oltre un’ora una famiglia di orsi in località Lavinacia, tra Mechel e Cles. Non un incontro fortuito, ma «combinato» dallo stesso Mendini, che batte la zona regolarmente in mountain bike.
 
«Nei giorni scorsi - racconta lo sportivo - avevo notato i segni sul terreno della presenza degli orsi: pietre ribaltate in cerca di larve anche dei vespai, sterco fumante, eccetera...». 
Così, lunedì, Mendini si è appostato nella zona: «E, come prevedevo, appena i primi raggi di luce si sono fatti strada nel bosco, è apparsa una grossa macchia nera che lentamente si spostava».
Una, due, tre macchie: tre orsi, immortalati anche con la macchina fotografica dalla distanza di circa 100 metri. 
 
«Il momento più emozionante è stato quando la mamma si è alzata sulle zampe posteriori e ha iniziato a fiutare l’aria. Era molto sospettosa... Gli orsi notano subito se c’è qualcosa di anomalo ma probabilmente non mi hanno sentito, perchè non sono scappati». 
Anzi, i tre plantigradi sono rimasti sul posto fin dopo le 8: «Per un'ora e mezza si sono fatti una scorpacciata di noccioline: guardarli, è stato bellissimo».
 
Ma se fosse andata male? «Non può andare male - risponde Mendini -: come sentono il minimo rumore, se la danno a gambe. Guardi, non è la prima volta che ne incontro qualcuno: per due volte mi sono trovato muso a muso in mountain bike con un orso e non le dico con che velocità è scappato. E io dietro in bici, ma mi ha seminato». 
«Da orso a orso», la si può mettere anche sulla competizione spinta...

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