Pergine, novità alle superiori

L’Istituto superiore Marie Curie di Pergine potrebbe riguadagnare l’Indirizzo Tecnico Economico, ma solo a partire dall’anno scolastico 2018/2019. Non c’è ancora alcuna ufficialità ma questo è l’orientamento emerso dopo una serie di incontri in Provincia, a sette mesi di distanza dalla contestata decisione della giunta provinciale di cancellare progressivamente il corso, non attivando nuove classi fin da quest’anno. 
 
Una decisione calata dall’alto, che ha trovato parte della maggioranza provinciale e tutte le istituzioni della valle unite in difesa della scuola: 2.646 le firme raccolte contro la soppressione tra genitori, studenti ed ex studenti, insegnanti e cittadini preoccupati dal ridimensionamento dell’Istituto. Un’opposizione che aveva portato il governatore e assessore all’Istruzione Ugo Rossi ad aprire le porte al dialogo e a una verifica delle iscrizioni: ed è proprio nel corso di questo confronto con la Provincia, che gli organi del Curie hanno messo a punto un progetto innovativo per un corso Tecnico Economico unico a livello provinciale e forse anche nazionale, ad  indirizzo «Tributario dell’impresa».
 
Un percorso che si basa sul presupposto che, «ad esclusione delle facoltà 
universitarie di Giurisprudenza ed Economia, ad oggi non vi sono istituti di istruzione secondaria che prevedono l’erogazione di percorsi formativi in grado di far acquisire agli studenti conoscenze e competenze integrate nell’ambito dell’Economia aziendale e del Diritto tributario». Il nuovo indirizzo prevede pertanto la formazione di ragionieri specializzati nelle procedure di accertamento fiscale e nel contenzioso fiscale, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate di Trento e Trentino Riscossioni. 
Tanto per dire, oggetto di studio ed esercitazioni dovrebbero essere anche le cosidette «frodi carosello» e altri trucchi finanziari, l’applicazione dell’Iva e altro, con parecchie ore di stage e visite nelle aziende, simulazioni di impresa, eccetera.
Insomma, un corso la cui utilità pare indubbia per le aziende alle prese con mille problemi fiscali ma anche per gli studenti che potrebbero trovare più facilmente un posto di lavoro nonché accedere alla formazione universitaria con una preparazione più tecnica.
 
La proposta è stata presentata nei giorni scorsi dalle docenti Luciana Ceh e Stefania Squassoni alla dirigente del Servizio Istruzione e formazione di secondo grado Laura Pedron, che ha espresso il proprio apprezzamento parlando della possibilità di una riattivazione del Tecnico Economico al Curie dal 2018, invece che dal 2017 come era stato ipotizzato anche durante le audizioni nella Quinta commissione provinciale. La dirigente del Curie (dove anche in queste settimane arrivano richieste di iscrizione al Tecnico Economico) Flavia Andreatta mantiene comunque una certa cautela: «Bisogna che lavoriamo ancora, ma abbiamo cercato di fare una proposta rispondente alle necessità delle aziende del territorio, con il coinvolgimento di esperti del settore che si sono detti disponibili a venire in aula per lezioni mirate ai ragazzi. Dire che il Tecnico Economico sarà riattivato è prematuro, ma l’attenzione c’è e la buona volontà pure».

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